È passato quasi un anno dall’apertura del progetto Java Linux Loader : prendo l’occasione per parlare di parte dei risultati ottenuti con il progetto. L’anno scorso su queste stesse pagine, veniva segnalata l’apertura di LinuxLoader, piccolo tool per superare i problemi di riuso di applicazioni Java fin qui testate dalla pubblica amministrazione solo su piattaforma Windows e, ma solo talvolta, su Mac.
Le applicazioni in test erano Uniconline 2007, quindi Entratel: applicativi distribuiti dall’Agenzia delle Entrate (AdE) ma sviluppati da Sogei. Il 14 settembre 2006 proprio AdE aveva pubblicato una circolare secondo cui:
In considerazione del numero crescente di utenti dotati di computer con piattaforma Linux, ancorché ovviamente in configurazione dual boot con il sistema operativo Windows che garantisce la piena utilizzabilità degli attuali software applicativi, l’Agenzia sta progressivamente rilasciando le versioni adeguate al sistema operativo open source dei propri prodotti informatici.
Voi avete visto i risultati della circolare AdE? Io nessuno, il progetto nasceva anche per capire quanto mai poteva essere difficile adattare un applicativo Java all’uso in Linux.
Con il “Java Linux Loader” alcuni problemi sono corretti e alcuni applicativi, pur con qualche limitazione, funzionano con Java 1.5. Ma la palla è ferma in casa Sogei, dato che nei fatti è Sogei che ha scritto il software e che può correggerlo in modo efficiente.
Leggendo il sito di Sogei sembrerebbe che possieda un patrimonio pubblico di software. Riporto pari pari dal sito: “Il software realizzato da Sogei è un patrimonio pubblico”. Ora in questo patrimonio, chiuso dentro ad una cassaforte, si deve trovare anche il sorgente di Uniconline. Ma come mai non va su Linux?
Beh, trafficando con Linux Loader ho compreso che il problema principale si puo’ riassumere in questo bug , ossia un errore in Java che non supporta l’uso di lettere accentate ed altri caratteri specifici di ogni lingua nei nomi-file dei file dei programmi. Traduco in termini semplici giusto per fare un esempio: in Sogei chiamano i file “Città.class”, “Società.class”. È un po’ come voler denominare “contabilità.exe” un file di Windows, non proprio una best practice dell’informatica. E crea incompatibilità.
Ma torniamo a quella circolare: siamo giunti a febbraio 2008 e il software per Linux ancora non c’è. Dato che l’errore principale in questo programma di Sogei a mio parere si risolve in fretta (e tra l’altro mi è parso che limiti l’uso di versioni di Java più recenti della 1.3 anche su Windows), ho “pensato” di avvisare Sogei, compito tutt’altro che semplice per uno smanettone come me. Ad ogni modo siamo riusciti nell’intento. Purtroppo, finché non verrà corretto il problema, l’utilizzo in dual boot di Windows rimane inevitabile non tanto come “condizione della vita” quanto perché altrimenti certi applicativi, pur aggiornabili ma non aggiornati, sarebbero inaccessibili.
Spero che presto l’update si faccia e Sogei, come l’Agenzia delle Entrate, dimostrino di voler far proprie le possibilità della Società dell’Informazione.