Roma – Alle diverse decine di architetture di computing supportate da Linux si è aggiunta anche quella di Cell , un processore divenuto famoso soprattutto perché sarà il cuore pulsante della futura PlayStation 3 di Sony .
I tre papà di Cell, IBM , Sony e Toshiba , hanno completato lo sviluppo di una versione di Linux capace di girare sul proprio processore e sfruttare le peculiarità dell’architettura a 64 bit di quest’ultimo, tra cui le unità di calcolo vettoriali indipendenti. I tre colossi contano di aggiungere le proprie patch alla prossima release ufficiale del kernel di Linux, la 2.6.13.
IBM ha spiegato che il porting è stato facilitato dal fatto che il core principale di Cell è costituito da un processore PowerPC, su cui Linux gira ormai da svariati anni. Quasi tutto il lavoro del team di sviluppo si è quindi focalizzato nell’ottimizzare il kernel per supportare e gestire al meglio gli altri core, chiamati Synergistic Processing Unit (SPU), che nelle prime versioni di Cell saranno 8. Per raggiungere questo obiettivo i progettisti hanno creato un file-system virtuale, chiamato Spufs (Synergistic Processing Unit File-System), che permette al kernel di Linux di gestire le risorse di calcolo delle SPU e sincronizzarne il funzionamento.
Big Blue ha ammesso che molte applicazioni per Linux preesistenti necessitano di essere modificate per girare su Cell, tuttavia gli sviluppatori contano di risolvere buona parte dei problemi di compatibilità già entro l’anno. Dello sviluppo del kernel Linux per Cell si occupa il team del Linux Technology Center di IBM sito a Böblingen, in Germania.