Che Appe iPad sia una rivoluzione o meno , il nuovo dispositivo presentato dal solito Steve Jobs ha ravvivato la discussione in seno all’industria su chi sia in grado di innovare cosa. In seguito ai continui riferimenti di Jobs a supposte “rivoluzioni” e alla “magia” del tablet (qualcuno dice affetto da troppi mattoncini blu ), il direttore esecutivo di Linux Foundation Jim Zemlin si è sentito in dovere di rispondere con una sorta di dichiarazione di guerra commerciale che non lascia spazio a fraintendimenti: Linux può fare meglio di Apple , dice Zemlin, ma per raggiungere l’obiettivo ha bisogno di focalizzare ulteriori energie sull’esperienza utente.
Il pinguino può essere un prodotto altamente competitivo rispetto a iPad e agli altri dispositivi portatili, sostiene Zemlin, soprattutto nel caso dei prezzi complessivi sia per i produttori – a cui Linux costa zero o quasi – che per gli utenti che hanno accesso a prodotti dal prezzo generalmente più basso di quelli “blindati” a-là iPod/iPhone/iPad.
Ma a parte il prezzo, anche il direttore di Linux Foundation chiama in causa la “magia” evocata da Jobs lamentandosi del fatto che nelle implementazioni commerciali di Linux ce n’è ancora troppo poca : “Apple non ha rivali quando si tratta di creare un’esperienza coinvolgente” scrive Zemlin sul blog della fondazione, e “anche se molti mettono in dubbio l’impatto rivoluzionario di iPad, la consistente esperienza utente di Apple è molto più vicina a qualcosa di magico rispetto a molte delle cose attualmente basate su Linux”.
Zemlin ammette che il vero concorrente non è Microsoft che è facile “prendere a pugni a settimane alterne”. L’unico vero competitor di Linux nel settore dell’elettronica di consumo è Apple, perché “Apple ha smalto, il focus sull’usabilità e la facilità d’uso, l’integrazione fra hardware e applicazioni” e la capacità di far si che la l’impiego della sua tecnologia sia “una parte agevole ed elegante della tua giornata, piuttosto che una battaglia costante con la tecnologia”.
Per competere con la “magia” di Apple l’ecosistema di Linux deve fare di più, dice Zemlin, e qualche risultato in tal senso si è già avuto grazie a prodotti come gli smartphone basati su Android ( Droid e Nexus One tra gli altri), i tablet basati su Moblin di Intel, la recente focalizzazione sull’esperienza utente da parte del team che sviluppa Ubuntu , il progetto Maemo di Nokia.
Zemlin conclude poi con l’ammettere che cosa realmente nasconde la “magia” di Apple, vale a dire “il sistema più blindato che si possa immaginare” in cui “ecosistema” fa rima con gli interessi di Apple e di nessun altro e la piena interoperabilità è una chimera irraggiungibile quando la CPU principale di iPad è un’ implementazione di un certo ” Fritz chip ” ben noto a chi è a conoscenza dell’iniziativa chiamata “Trusted Computing Group”. Anche per questo, dice Zemlin, è importante che la concorrenza sulla “magia” di Apple si faccia serrata, e in tal senso la Linux Foundation ha in serbo alcune iniziative che verranno rese note nel corso delle prossime settimane.
Alfonso Maruccia