Roma – L’attesissima Xbox 360, non ancora atterrata in Europa, vola alta negli Stati Uniti e sta già facendo sognare schiere impazienti di appassionati, programmatori ed hacker. Gruppi di utenti in tutto il mondo hanno già iniziato a muovere i primi passi, creando gruppi e progetti collettivi, nella speranza di poter spremere liberamente le grandi potenzialità della nuova console prodotta da Microsoft .
A meno di una settimana dal lancio ufficiale negli Stati Uniti è nato Free60 , progetto open-source d’avanguardia che mira a portare Linux e Darwin su Xbox360 . I membri dell’iniziativa hanno già attivato un wiki e una mailing-list e pubblicato documenti tecnici riguardo alle specifiche hardware dell’erede di Xbox, console peraltro studiata ed utilizzata da informatici di tutto il mondo per sviluppare software libero , emulatori e lettori multimediali completamente indipendenti.
Per il momento il progetto è ad un livello pre-embrionale, ma la vitalità della comunità internazionale, pronta a cogliere le sfide della neonata console prima ancora della sua distribuzione internazionale, non può che essere un ottimo segno. Le imponenti misure di sicurezza promesse da Microsoft per ostacolare il problema della pirateria potrebbero rivelarsi un grande ostacolo per gli obiettivi di Free60, stando a quanto pubblicato dal portale ActiveXbox , che ha anche raccolto una lista di articoli provenienti dalla Microsoft knowledge base riguardanti la struttura di X360.
Esattamente come il sistema di certificati software integrato in Xbox, l’hardware di Xbox360 dispone di moltissimi accorgimenti per evitare che programmi non ufficiali possano girare liberamente, arrivando a prendere il posto della dashboard , il micro-SO equipaggiato su ogni console. Il problema emerge anche dai documenti messi a disposizione dagli utenti di Free60, che parlano di “routine di controllo integrate dentro il processore”, come ad esempio un “sistema di supervisione che controlla continuamente lo stato del kernel, in modo da bloccare qualsiasi operazione non prevista attraverso calcoli di checksum”.
Microsoft, che prevede una maxivendita di 300mila unità per il lancio europeo della nuova console, previsto per il 2 dicembre, fa sapere che “sarà impossibile modificare Xbox360, immune a qualsiasi tipo di assalto da parte di hacker o pirati”. Nel frattempo le vendite negli Stati Uniti stanno andando più che bene e nei negozi c’è già il tutto esaurito .
Qualcuno, maligno, si chiede quanto tempo ci vorrà prima che gli organizzatissimi ingegneri cinesi possano disassemblare completamente qualche esemplare di Xbox360, per poi iniziare a vendere, come è tradizione nell’agguerritissimo settore delle console, chip di modifica a basso prezzo e di facile installazione. Si vedrà.
Tommaso Lombardi