Roma – Linux e l’open source sembrano piacere sempre di più non solo a rivoluzionari e avventurieri, ma anche a posati manager e dirigenti d’azienda, coloro che solitamente si ritrovano ad essere conservatori per necessità.
Questa tendenza è confermata da un recente sondaggio di Survey.com, dal quale risulta che Linux e gli altri sistemi operativi “for free”, nei prossimi due anni dovrebbero più che raddoppiare la loro quota di mercato nel mondo corporate.
La cosa che più ha contribuito e contribuirà a diffondere Linux in azienda è la qualità del supporto tecnico, un servizio che ormai offrono un pO’ tutte le grandi distribuzioni commerciali, società indipendenti e anche alcuni grossi produttori di computer come Compaq , Dell e IBM .
Bisogna tenere conto che per le medie e grosse aziende la gratuità di Linux è un fattore quasi trascurabile: caratteristiche fondamentali sono invece stabilità, sicurezza, scalabilità, ottimo supporto, bassi costi di installazione, gestione e manutenzione.
Il grosso successo dell'”alternativa” chiamata Linux secondo alcuni
potrebbe persino portare a rivedere, da parte dell’antitrust americana, il giudizio sulla posizione occupata da Microsoft sul mercato: da monopolista a… vittima?