La crescita fatta registrare a inizio 2024 non si è rivelata un fuoco di paglia: Linux ha messo un piede nel nuovo anno mantenendo al di sopra del 4% la propria quota di market share tra i sistemi operativi desktop. I numeri che prendiamo come riferimento per questo articolo sono quelli condivisi da StatCounter e aggiornati a fine dicembre.
Il market share degli OS desktop: Linux, macOS e Windows
Più nel dettaglio, l’OS del Pinguino è arrivato all’appuntamento con la notte di San Silvestro allungando le mani sul 4,13% della torta, in lieve flessione rispetto al record storico del 4,55% risalente ad agosto, ma con un leggero aumento in confronto al mese precedente (+0,9%) e a dodici mesi prima (+0,36%). Vale la pena ricordare che il conteggio non tiene in considerazione ChromeOS (1,89%, -0,35% rispetto a novembre, +0,11% in un anno), la piattaforma di Google in dotazione alla linea Chromebook, nonostante il kernel sia lo stesso.
Il 2024 si è concluso con il segno negativo anche per macOS, nel grafico qui sopra indicato ancora con la vecchia dicitura OS X: è al 14,16% (-1,22% in un mese e -1,95% in un anno).
W11 scende, W10 torna a crescere
Merita un discorso a parte Windows, complessivamente al 73,38% (+0,44% in un mese e +0,38% in un anno). Come già anticipato, la quota associata alla più recente versione W11 è in calo, nonostante l’impegno profuso da Microsoft per spingere gli utenti all’upgrade, talvolta in modo forzato: è scesa al 34,12% (-0,82% in un mese), considerando esclusivamente gli OS del gruppo di Redmond. Rispetto a fine 2024 è comunque aumentata del 7,49%.
La software house deve inoltre interrogarsi sui motivi che stanno portando il predecessore W10 a crescere, a dispetto del termine del periodo di supporto ufficiale che rimane fissato nel 14 ottobre 2025. È arrivato al 62,70% con un +0,87% in un mese e un -5,5% in un anno. C’è anche qualche stoico utente fermo a W7 (2,41%), mentre lo 0,24% dei PC ancora esegue XP, lo 0,18% ha installato W8 e lo 0,30% la release W8.1.