A tre mesi dalla distribuzione di Linux 6.3 a livello globale, Linus Torvlads ha un nuovo traguardo da festeggiare per il suo sistema operativo. Il pinguino più noto agli “smanettoni” ha infatti raggiunto un obiettivo tanto atteso, ovvero un nuovo massimo storico di utenza a livello globale. Secondo i dati di StatCounter, Linux è al massimo storico dopo avere raggiunto il 3% della quota di mercato dei sistemi operativi per PC desktop.
Linux al massimo storico
I grafici del portale citato parlano chiaro: la quota di Linux è raddoppiata dall’1,64% nel 2018 a circa il 3% nel 2023, sfruttando il calo di popolarità di Windows (che è passato in cinque anni dall’82% al 68,15%). A cogliere questa occasione d’oro è stato anche l’universo Apple: macOS è infatti salito dal 12,33% del 2018 a 21,38 punti percentuali nel 2023. Tra gli altri OS più usati figurano quindi ChromeOS con il 4,15% e sistemi operativi sconosciuti o FreeBSD al 3,24%.
Ma da cosa può essere dovuto questo incremento di popolarità di Linux su PC desktop? Secondo gli analisti si tratta di un passaggio causato dal mancato successo di Windows 11 e dalla dimostrazione di bontà dell’OS all’interno di dispositivi come Steam Deck, che evidenziano le capacità del pinguino al posto del più blasonato sistema firmato Microsoft.
Indubbiamente Linux rimane un sistema operativo di nicchia su PC consumer; tuttavia, su server, supercomputer, sistemi edge, IoT e PC embedded resta la prima scelta grazie alla versatilità, sicurezza e natura open source, che consente agli sviluppatori di innovare rapidamente e accedere in men che non si dica a novità importanti promosse dalla community.