Terzo giorno della conferenza LinuxCon Europe, sul palco salgono Dirk Hohndel (responsabile dello sviluppo Linux per Intel) e Linus Torvalds, “Mr. Linux” in persona. L’occasione è ghiotta per porre una serie di questioni di scottante attualità al creatore del kernel open source più popolare del pianeta, e Torvalds risponde anche se con toni meno pepati di quanto abbia avuto modo di fare nel passato recente.
Allo sviluppatore finlandese (e tutt’ora principale gestore del progetto Linux) viene infatti ancora una volta richiesto un commento sulla collaborazione tra la community FOSS e NVIDIA, ma questa volta Torvalds si limita a dire di aver già trattato la questione con abbondanza di dettagli e gestacci al seguito .
Meno problematica da affrontare la questione dell’ età media degli sviluppatori del kernel Linux, un fenomeno che per Torvalds va considerato come una progressione naturale che non presenta particolari problemi: chi ha contribuito da lungo tempo al progetto continua a farlo ancora oggi, ha maggiori opportunità – in quanto esperto di eccellenza – di lavorare con le aziende attive nel settore FOSS e non pone comunque alcun vincolo all’entrata in gioco di sviluppatori volenterosi e di più giovane età.
Nella community Linux ci sono poche donne, evidenzia il pubblico, Linus ammette la carenza ma non fornisce soluzioni. Per quanto riguarda i piani per il futuro del kernel, invece, il coder preferisce evitare di fornire dettagli e si limita a dire di non aver più fatto piani a lungo termine dal lontano 1991: quel che è pronto e utile finisce nel kernel, dice Torvalds, il resto no.
E lo “scontro” fra il kernel Linux standard e quello modificato usato da Google per programmare Android? Le cose vanno meglio, dice Torvalds, e in fondo la situazione non è molto diversa da quando Red Hat e SUSE erano solite distribuire sistemi operativi con kernel personalizzati non inclusi nel ramo di sviluppo standard di Linux.
Per Linus Torvalds il Pinguino gode di ottima salute, ma c’è almeno un caso in cui lo sviluppo di nuove funzionalità da integrare in Linux perde fondi e sviluppatori: costretta dalla difficile situazione economica , AMD ha tagliato il centro di ricerca tedesco di Dresda licenziando i 25 dipendenti che avevano il compito di ottimizzare il kernel per l’uso dei nuovi processori di Sunnyvale.
Alfonso Maruccia