Alla fine, Sarah Sharp non ce l’ha fatta più a sopportare il turpiloquio della mailing list ufficiale di Linux e ha deciso di lasciare del tutto il progetto : la sviluppatrice si lamenta di una community in cui non esiste rispetto per le persone e i disaccordi tecnici si risolvono a colpi di insulti e sessismo.
Dipendente di Intel e manutentrice del driver per i chip USB 3.0 all’interno del kernel FOSS, Sharp si era già lamentata del clima pesante che si respira sulla mailing list di Linux due anni fa prendendosela direttamente con Linus Torvalds . Lungi dal voler cambiare approccio, il creatore di Linux e tuttora dominatore incontrastato dei contributi al codice ha spesso detto di preferire le parolacce e più in generale di essere una persona spiacevole .
Ora Sharp riferisce di aver finalmente capito di non poter più contribuire “a una community dove ero rispettata da un punto di vista tecnico, ma non potevo aspettarmi rispetto per la mia persona”. Scherzi a sfondo omofobo o sessista sono roba adatta a una caserma e non certo a un ambiente di collaborazione professionale, suggerisce la sviluppatrice.
Come abbondantemente previsto, insomma, il cosiddetto “codice di conflitto” introdotto nel kernel con una apposita patch non è servito in alcun modo a rendere la mailing list un ambiente rispettoso e scevro da minacce o insulti personali.
Serpeggiano rancori dentro e intorno alla community di Linux , e subito dopo l’abbandono di Sarah Sharp arriva quello di Matthew Garrett a ulteriore riprova del clima che si respira nei bassifondi del FOSS: Garrett è noto soprattutto per il suo lavoro sul supporto alla tecnologia Secure Boot di Microsoft, e anche lui si dice irritato dalla gestione di Torvalds. Piuttosto che abbandonare del tutto lo sviluppo di Linux, però, il programmatore ha deciso di realizzare un fork del progetto aggiungendovi i suoi contributi laddove opportuno.
Alfonso Maruccia