La buona notizia, per i sostenitori del progetto Linux, è che il Pinguino è ormai saldamente presente su oltre il 4% dei computer in circolazione (4,30% secondo i dati di StatCounter aggiornati a fine ottobre). Non era mai accaduto prima del mese di marzo. Quella meno buona, invece, è legata al fatto che la sua crescita sembra essersi fermata, portando a innescare una lieve flessione. Al tempo stesso, in casa Windows, la versione più recente della piattaforma sta prendendo piede, complici gli upgrade e la commercializzazione dei PC di ultima generazione.
OS desktop: Linux sopra il 4%
L’andamento del market share relativo ai sistemi operativi desktop è quello fotografato dal grafico di seguito. Domina su tutti l’OS di casa Microsoft, ma questa non è una sorpresa, con il 73,39%, una quota sostanzialmente invariata (+0,04%) rispetto a quella rilevata il mese precedente. Stesso discorso per macOS al 15,52% (+0,07%), qui sotto ancora indicato come OS X.
Si registra invece una lieve flessione proprio per Linux che, come anticipato, scende al 4,30% (-0,18%). Va ricordato che l’analisi non tiene conto di tutti quei computer desktop e laptop basati su ChromeOS, nonostante il kernel della piattaforma curata da Google sia lo stesso: il sistema operativo dei Chromebook si trova al 2,13% (-0,12%).
Windows 11 in crescita, giù Windows 10
Come sempre, merita un focus a parte l’andamento dei sistemi operativi di casa Microsoft. L’avvicendamento è ancora lontano, ma il trend è ormai ben visibile: W10 è destinato a perdere la propria leadership (60,95%, -1,80% in un mese), cedendola al successore W11 (35,58%, +2,16%). Per il più datato dei due, il termine del supporto ufficiale rimane fissato per l’ottobre 2025, senza proroghe in vista.
Infine, vale la pena segnalare quello zoccolo duro di utenti che proprio non vuole saperne di abbandonare le edizioni più datate della piattaforma. Il 2,62% (-0,22%) è ancora fermo a W7, mentre W8 rimane agganciato allo 0,19% (-0,03%), W8.1 allo 0,31% (-0,05%) e l’immortale XP allo 0,28% (-0,06%).