Milano – Sono 21 gli istituti italiani aderenti allo European Network of Innovative Schools ENIS che sono stati coinvolti in un ambizioso progetto di diffusione della conoscenza del software libero , Linux in primis, voluto dal Ministero dell’Istruzione , promosso dalla Fondazione IBM Italia e realizzato in collaborazione con la Fondazione Politecnico di Milano.
Linux@School , questo il nome del progetto, è stato avviato lo scorso ottobre e ieri a Milano è stato dissezionato per analizzare i primi risultati ottenuti grazie alla collaborazione di docenti e studenti che, spiegano i promotori dell’iniziativa, hanno contribuito entusiasticamente alle iniziative.
In particolare, negli istituti superiori che hanno aderito sono state impiegate le infrastrutture tecnologiche donate dalla Fondazione IBM, realizzate dalla stessa IBM, che hanno consentito una collaborazione incrociata su progetti e sperimentazioni sotto la supervisione di tutor universitari e studenti del Politecnico impegnati a loro volta in un laboratorio informatico allestito dalla Fondazione.
“Diversi i temi sviluppati dagli studenti – si legge in una nota – si va dall’installazione, realizzazione ed orchestrazione di web service, alla realizzazione con LaTex di un giornale a carattere scientifico, dalla realizzazione di sistemi di condivisione dell’informazione e gestione dei relativi diritti con servizio di “disaster recovery” e di “versioning” all’installazione, messa in sicurezza e tuning delle prestazioni di un server web basato su Apache per la gestione di contenuti multimediali”.
Di seguito le dichiarazioni dei responsabili del progetto.
Alessandro Musumeci , direttore generale dei Sistemi informativi del MIUR: “Il progetto Linux@School costituisce un importante passo avanti nell’utilizzo da parte delle scuole di prodotti Open Source. Tramite la diffusa rete di scuole italiane ENIS, la più ampia in Europa, abbiamo sperimentato l’utilità di tali prodotti nel miglioramento di una didattica innovativa, a sostegno della Riforma della scuola, con importanti ricadute formative su studenti, famiglie e docenti”.
Giovanni Linzi , consigliere della Fondazione IBM Italia e Vice President Systems and Technology Group: “Questo progetto è un esempio concreto di innovazione e conferma che solo collaborando si possono raggiungere risultati importanti, nell’interesse dell’intero Paese. In questo contesto, è fondamentale poter contare su infrastrutture tecnologiche aperte, in grado di assicurare le sinergie necessarie; ed è per questo che la IBM da anni continua a investire su Linux e sugli open standard come prerequisito indispensabile per favorire i progetti congiunti e l’innovazione”.
Giampio Bracchi , presidente della Fondazione Politecnico di Milano, ha dichiarato che l’ateneo “crede nella formazione come investimento per il futuro dei giovani, della ricerca e dell’economia italiana. Proprio per questo la Fondazione Politecnico, nata per mettere in contatto il mondo accademico con quello dell’impresa, ha voluto sostenere il progetto che vede coinvolti gli studenti e una realtà imprenditoriale come IBM, avvalendosi delle nostre qualificate competenze nel settore informatico”.