Intelligent Energy , azienda con sede a Loughborough nel Leicestershire, ha mostrato al pubblico un prototipo di smartphone equipaggiato con una cella a combustibile: si tratta di un iPhone 6, opportunamente modificato per contenere sia la batteria originale che un pacchetto basato sulla tecnologia proprietaria in questione , capace di restare acceso per circa 7 giorni. Numeri da vecchi telefonini con tastiera numerica, più che da smartphone.
Una cella a combustibile è un dispositivo che produce elettricità tramite una reazione chimica che avviene tra idrogeno e ossigeno: nella reazione vengono prodotti come scarti anche acqua e calore, ma in misura evidentemente gestibile anche per un dispositivo mobile in questo caso. Bastano delle feritoie per far sfogare il vapore acqueo per eliminarli. Per ricaricare la cella, Intelligent Energy ha modificato la porta che di solito ospita il jack audio da 3,5mm.
La particolarità del prototipo britannico è senza dubbio la capacità di integrare tutto quanto necessario all’interno di un design già in commercio : mantenersi all’interno delle forme di un iPhone 6 vuol dire, di fatto, essere in grado di adattare la cella a combustibile di questo tipo a praticamente qualsiasi altro smartphone in circolazione, stante lo spessore del Melafonino tra i più sottili tra tutti quelli in commercio.
Non è chiaro se il lavoro portato avanti da Intelligent Energy sia esclusivamente una dimostrazione delle proprie capacità, o se invece ci sia una collaborazione in corso con un partner ( si fa addirittura il nome di Apple ) per l’introduzione di questa tecnologia in un prodotto di prossima uscita. L’azienda parla comunque di almeno due anni di tempo, prima che un pacchetto completo possa arrivare sul mercato: sia all’interno di un telefono che, in alternativa, in una cover da applicare allo smartphone analogamente a quanto già si fa oggi con comuni batterie esterne agli ioni di litio.
Luca Annunziata