I 12 milioni di sterline conquistati 2 anni or sono da Liquavista sono stati finalmente messi a frutto: l’azienda britannica ha recentemente mostrato il suo primo prototipo di display basato sull'”electrowetting”, un display a colori estremamente flessibile che per giunta consuma pochissimo ed è “infrangibile” stando a quanto sostiene la stessa Liquavista.
Alla base della tecnologia di electrowetting c’è la manipolazione di un sottile strato di liquido per mezzo dell’elettricità, con lo scopo finale di mostrare testo, immagini o anche video in movimento. Con il suo prototipo di schermo “indistruttibile” Liquavista si candida a cavalcare l’emergente settore dell’ e-paper ma non solo.
Il display basato sull’elettrowetting è infatti flessibile, sottile, resistente agli urti ed è in grado di funzionare con una frazione dell’energia elettrica consumata dagli schermi LCD moderni . Il ritrovato è inoltre dotato di una scalabilità sufficiente per far ipotizzare il suo impiego su e-reader, schermi televisivi, dispositivi GPS, smartphone, tablet e persino notebook.
Il display indistruttibile di Liquavista è inoltre dotato di un alta visibilità in ogni condizione di luce. Quanto manca all’approdo sul mercato di una simile tecnologia? Johan Feenstra, CTO della società britannica, è convinto del fatto che la realizzazione di questo primo prototipo rappresenti il passaggio fondamentale prima della produzione in massa.
Alfonso Maruccia