Roma – Chiamano a qualsiasi ora, richiamano più e più volte, si spacciano per operatori Wind, Sky, Tele2 o Telecom Italia ma in realtà non lo sono, mettono giù quando contesti la telefonata, si rendono irrintracciabili, ti ingannano proponendoti contratti che non sono quello che loro dicono, lucrano sulle esitazioni degli utenti meno accorti. Sembra – ma non è – una banda di nuovi pirati telefonici nel mirino delle forze dell’ordine, sono invece società registrate alla Camera di Commercio a cui gli operatori telefonici affidano ricche commesse per lo sviluppo del proprio business. Aziende che pagano i propri telefonisti pochi centesimi per ogni abbonamento che riescono a tirar fuori chiamando tutta Italia. Sono i nuovi bucanieri della telefonia e noi siamo le loro vittime.
Esagerazioni? Fantascienza? No, è l’esperienza di molti, moltissimi, la rete è piena delle inascoltate lamentazioni di chi subisce l’aggressione telefonica. Le regole dell’Autorità TLC, però, sostengono che, nei rapporti commerciali telefonici, i contratti debbano essere presentati con chiarezza e senza omettere prezzi e tariffe, la telefonata vada registrata, al cliente debba pervenire un modulo di conferma, non sia possibile fornire servizi che non siano quelli espressamente richiesti dall’utente. Questa sì è fantascienza.
La verità è che, come ricordava ieri Punto Informatico , le nuove regole sono in vigore da fine gennaio ma questo non ha prodotto finora alcun effetto. Anzi: i call center più spudorati hanno nuove policy più efficaci. Se il cliente dubita della legittimità della telefonata, se non crede che l’operatore che chiama sia Telecom, Tele2 o Sky ma qualche società esterna, se chiede di sapere con chi parla, la risposta dev’essere sempre la stessa: interrompere immediatamente la conversazione, mettere giù la cornetta, lasciare l’utente nel brodo della sua irritazione e passare subito ad un’altra chiamata.
Ritenta, operatore senza scrupoli che ti fai sfruttare da società che hanno ancora meno scrupoli di te, sarai più fortunato. Già, e magari troverai a casa una donna anziana, disposta a dare fiducia ad una voce che si presenta come voce amica, ricolma di regali, pronta a strappare un sì detto per telefono per giustificare presso i propri superiori l’avvio di una pratica con cui il numero di quella donna sarà girato ad un altro operatore.
Tutto questo accade mentre i carrier, il Ministero delle TLC e Agcom discutono di cose nobili come la portabilità del numero, la durata dei contratti e il diritto di recesso, con cui si cercano vie per abbattere le gabelle sui costi telefonici. Ai call center si dedicano convegni importanti, perché consentono ad imprese di ogni sorta, dalla telefonia ai surgelati passando per i vini veneti , di sviluppare il proprio business. Poco importa che da anni molti di quei call center, certo non tutti ma molti, prendano in giro centinaia di migliaia di italiani, li disturbino ad ogni ora del giorno, li truffino non appena l’occasione si presenti ed utilizzino uno strumento intimo e personale come il telefono, che squilla dentro le case, per entrare abusivamente nella vita delle persone.
Tutto questo continua, da anni, e nel tempo non migliora affatto. E no, non giova alla reputazione degli operatori della telefonia che stringono contratti con questa gente e affidano loro il proprio nome. Non bastano le nuove regole, basterebbe invece un pizzico di etica di impresa. Ma è fantascienza anche questa. Quindi chiudo qui. Avrei voluto parlare di diritti del cittadino e mi ritrovo a scrivere di sci-fi.
Luddist
Le precedenti esternazioni di Luddist sono disponibili a questo indirizzo