Non si ferma la grande cavalcata del Belpaese verso la censura in Internet: l’Amministrazione autonoma dei monopoli dello Stato AAMS ha aggiornato la lista dei siti ai quali gli utenti italiani non devono poter accedere .
Dai circa 500 siti previsti in origine ora nella lista dei siti di scommesse messi al bando da AAMS ne rientrano più di 600 , un numero superiore a quelli che sono invece autorizzati a far scommettere online gli italiani.
Come noto, la censura è stata prevista per la prima volta dalla Finanziaria 2006 ed è ribadita anche nella Finanziaria 2007: il motivo per il quale si ritiene che gli italiani non debbano neppure vedere cosa c’è su quelle pagine è che chi le gestisce non ha stipulato un accordo di licenza specifico con i Monopoli che garantisca all’Erario il quantum dovuto dagli operatori del settore.
La censura applicata dai provider, che sono passibili di gravissime sanzioni se non ubbidiscono, è peraltro risibile: come noto ci vuole poco per accedere comunque a quei siti. Una censura, peraltro, malvista in Europa , al punto che l’Italia rischia una procedura di infrazione per i suoi esperimenti censori.