L'Italia scommette sull'idrogeno con i fondi del PNRR

L'Italia scommette sull'idrogeno con i fondi del PNRR

L'Italia è pronta a scommettere sull'idrogeno per l'energia green del futuro: l'ENEA sfrutterà i fondi del PNRR per la ricerca in questa prospettiva.
L'Italia scommette sull'idrogeno con i fondi del PNRR
L'Italia è pronta a scommettere sull'idrogeno per l'energia green del futuro: l'ENEA sfrutterà i fondi del PNRR per la ricerca in questa prospettiva.

Nelle ore in cui la Francia annuncia un piano miliardario di investimento nel nucleare in ottica 2040, sono in molti a chiedere risposte precise all’Italia su quelli che sono i piani di sviluppo in tema di energia. Una prima immediata risposta, ma per molti versi significativa in virtù della direzione che traccia, arriva in queste ore dal Ministero della Transizione Ecologica: obiettivo idrogeno, anche e non solo con i fondi del PNRR.

PNRR per la ricerca sull’idrogeno

Il Ministro Cingolani (il quale peraltro ha più volte aperto all’ipotesi di un nuovo nucleare per il futuro) firmerà entro questo mese un nuovo accordo di programma con l’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) per attività di ricerca e sviluppo incentrate proprio sull’idrogeno. Quella che fino a pochi anni fa sembrava chimera, insomma, inizia ad attirare fondi poiché da più parti si è intravista la possibilità di arrivare ad una messa a terra di questa prospettiva sfruttando l’energia rinnovabile per la generazione del prezioso gas.

L’intesa rientra nella Missione 2 del PNRR e prevede uno stanziamento complessivo di 160 milioni su due diversi interventi:

  • il primo è la stipula di un Accordo di Programma con ENEA, per un ammontare complessivo di 110 milioni, per svolgere tra il 2022 ed il 2025 specifiche attività di ricerca e sviluppo in materia. Questo accordo prevede lo svolgimento di attività di ricerca in collaborazione, come beneficiari, con il CNR (Consiglio nazionale delle ricerche) e RSE (Ricerca sul sistema energetico, società di ricerca controllata dal Gestore dei servizi energetici).
  • il secondo intervento consiste nella pubblicazione di due Bandi di gara per ricerca e sviluppo sull’idrogeno: uno da 20 milioni di euro per enti di ricerca e università, un altro da 30 milioni per soggetti privati.

I bandi, spiega il ministero, sono in preparazione. L’Italia ritiene percorribile l’idea dell’idrogeno e sta dimostrando più ambizione di altri Paesi su questo fronte. Sfruttare i fondi del PNRR per la ricerca è un modo per accelerare questo percorso, la cui strada è tuttavia ancora molto lunga in virtù dei problemi che una eventuale rete di distribuzione potrebbe comportare. Ma non è con progetti di breve visione che si potrà risolvere il nodo della transizione ecologica, del resto: l’idrogeno è prospettiva, visione e, sotto molti punti di vista, speranza.

Fonte: MITE
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Pubblicato il
11 feb 2022
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