Milano – Dopo i bronzi conquistati nelle ultime due edizioni, l’Italia ora guarda alle imminenti Olimpiadi dell’Informatica con grande fiducia e con l’ambizione di poter mettere al collo la medaglia d’oro. Tutte le speranze sono riposte nella squadra di maghetti della tastiera presentata lo scorso venerdì a Milano e composta da quattro titolari (Paolo Codenotti, Stefano Maggiolo, Alessio Orlandi, Maurizio Sambati) più due riserve (Alberto Arri, Pierluigi Rolando).
La rappresentativa italiana, scelta attraverso un lungo processo di selezione che ha coinvolto più di 350 istituti e oltre 7.500 studenti delle scuole medie superiori, parteciperà alle prossime Olimpiadi dell’Informatica che si terranno dal 18 al 25 agosto prossimi a Yong-In (Corea del Sud), un’edizione che vedrà in competizione fra loro le squadre di oltre 70 paesi.
I quattro rappresentanti italiani parteciperanno individualmente a sei diverse prove, cercando di tener testa alle più blasonate formazioni, fra cui quelle orientali e slave che hanno vinto gran parte delle medaglie d?oro assegnate nelle ultime due edizioni delle Olimpiadi (2000 a Pechino e a Tampere, in Finlandia, nel 2001).
L’iniziativa, che qui in Italia è patrocinata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e coordinata da AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico), ha offerto lo spunto per la nascita di programmi tesi a coinvolgere un numero ancora maggiore di scuole e studenti italiani per le prossime edizioni delle Olimpiadi.
Come già gli scorsi anni, la partecipazione italiana all?evento è frutto della collaborazione fra il Ministero dell?Istruzione, dell?Università e della Ricerca (MIUR) e l’AICA (Associazione per l’Informatica e il Calcolo Automatico). Queste due entità hanno anticipato programmi che puntano a coinvolgere un numero ancora maggiore di scuole e studenti italiani per le prossime edizioni delle Olimpiadi che si terranno negli Stati Uniti.
“Le Olimpiadi dell’Informatica rispondono a due obiettivi di sicuro interesse educativo”, ha affermato il Professor Bruno Fadini, Presidente del Comitato Italiano per le Olimpiadi dell’Informatica. “Il primo è quello di attrarre i giovani alle nuove tecnologie. E il secondo, non meno importante, è quello di promuovere il confronto fra i ragazzi. Prima, durante le selezioni, a livello nazionale. E poi, anche a livello internazionale, incoraggiando anche il confronto fra diverse culture.”
Per maggiori dettagli sull’evento e sulla squadra italiana è possibile fare riferimento al sito dell’AICA .