Live Spaces cede il posto a WordPress

Live Spaces cede il posto a WordPress

Microsoft annuncia l'avvio di una partnership con Automattic e il trasferimento obbligato di decine di milioni di blog ai server di Wordpress.com. Se non puoi batterli, trasferisci il database
Microsoft annuncia l'avvio di una partnership con Automattic e il trasferimento obbligato di decine di milioni di blog ai server di Wordpress.com. Se non puoi batterli, trasferisci il database

Piuttosto che continuare a investire nel suo servizio di blogging Live Spaces , Microsoft ha deciso di cedere il passo alla concorrenza stringendo una partnership con la piattaforma WordPress . L’annuncio dell’intesa viene dato in contemporanea dal responsabile Live Spaces Dharmesh Mehta e dai rappresentanti di Automattic, la società fondata da Matt Mullenweg che ha dato vita – tra le altre cose – a WordPress.com (la piattaforma di hosting gratuita) e WordPress.org (il software di blogging open source).

Ai nuovi utenti che decidessero di iscriversi a Live Spaces, Microsoft fornirà ora l’opportunità di registrare un blog gratuito su WordPress.com. I 30 milioni di blogger già registrati sul servizio potranno continuare ad aggiornare il loro diario virtuale sino alla fine dell’anno, mentre il tempo limite per il trasferimento dei contenuti – che Microsoft garantisce sarà completo e senza problemi – è fissato per marzo 2011.

Con la partnership Microsoft-Automattic si conclude la storia di una piattaforma di blogging nata nel 2004, originariamente chiamata MSN Spaces e poi rinnovata (nel 2006) sotto l’ombrello dei servizi Live. Una piattaforma che conta sì 30 milioni di utenti attivi , ma che registra una quantità di traffico che è solo una frazione di colossi del settore come Blogger (Google) e lo stesso WordPress.

Nel presentare il passaggio di consegne da Live Spaces a WP.com, Mehta sottolinea le caratteristiche avanzate di quest’ultimo comprendenti la scalabilità della piattaforma in proporzione al traffico in entrata, la protezione anti-spam garantita da Akismet e la notevole possibilità di customizzazione tipica di un blog WordPress.

Anche se Microsoft ribadisce che la mossa rappresenta “il meglio” che l’azienda poteva fare per i propri utenti, da più parti si mette in risalto il fatto che Live Spaces è l’ ennesima vittima sacrificale di una tendenza alla soppressione piuttosto sviluppata in quel di Redmond. Microsoft non riesce a competere sempre con prodotti popolari in tutti i settori in cui decide di entrare, e l’eutanasia di Live Spaces arriva buon ultima dopo le recenti cancellazioni di progetti apparentemente importanti come Soapbox (lo “YouTube killer”) e lo smartphone “sociale” Kin .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
28 set 2010
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