Le forze dell’ordine britanniche hanno eseguito un secondo arresto: un 18enne è stato fermato nella città di Southport, sospettato di aver preso parte agli attacchi orchestrati contro i servizi online di PlayStation e Xbox dalla crew Lizard Squad, a cavallo delle festività natalizie.
Our Cyber Crime Unit has arrested an 18-year-old in connection with the #DDOS attach on #Xbox & #Playstation this morning working with @FBI
– SEROCU (@SouthEastROCU) 16 Gennaio 2015
La South East Regional Organised Crime Unit (SEROCU) stava indagando in collaborazione con l’FBI su certe vicende di cracking e di casi di swatting, vale a dire di procurato allarme, non insoliti per Lizard Squad e condotti a mezzo Skype ai danni delle autorità statunitensi: il giovane è stato sospettato “di essere coinvolto in gravi atti di cybercrimine organizzato su scala nazionale e internazionale” e le autorità ritengono possa aver giocato un ruolo nell’ attacco DDoS che il mese scorso ha reso inservibili PlayStation Network e Xbox Live sfruttando una rete di router domestici opportunamente compromessi.
Le forze dell’ordine spiegano di aver sequestrato dei non meglio precisati “dispositivi elettronici e digitali” che saranno sottoposti all’analisi dei tecnici nel contesto delle indagini. Il dirigente della unità dedicata al contrasto del cybercrimine di SEROCU ha spiegato che le operazioni investigative sono ancora in una fase preliminare, e che la collaborazione con l’FBI proseguirà al fine di “identificare coloro che commettono reati e determinarne le responsabilità”.
Non si tratta del primo arresto correlato agli eventi di dicembre: le forze dell’ordine britanniche hanno arrestato il 22enne Vinnie Omari, ritenuto uno dei vertici di Lizard Squad, mentre le autorità finlandesi hanno interrogato un minorenne, per cui non è stato disposto il fermo.
Gaia Bottà