Londra – Lloyd’s, la più celebre compagnia di assicurazione del mondo, si è lanciata in una vera e propria sfida al torbido mondo del cracking stringendo un accordo con la californiana Counterpane Security .
Quest’ultima offre da poche ore, a chi acquista i suoi sistemi di sicurezza e la sua consulenza specializzata, la possibilità di assicurare le proprie imprese online. Promettendo rimborsi consistenti nel caso in cui un cracker riesca a superare le barriere di sicurezza e procurare danni al sistema aziendale protetto da Counterpane.
“Non è una copertura per l’utente domestisco – ha annunciato Counterpane – ma qualcosa che vorranno Yahoo! o aziende come CD Universe, che in gennaio si è vista sottrarre carte di credito dei suoi clienti da un cracker. Si tratta di un modo per evitare rischi e minacce”.
L’approccio di Counterpane, studiato per fare presa sulle grandi imprese online dietro alle quali si muovono business miliardari, rischia senz’altro di sollevare l’interesse anche della comunità hacker. Questa, a differenza dei cracker, potrebbe essere interessata non a procurarsi vantaggi ma a testare le capacità di resistenza dei sistemi di sicurezza messi in piedi da Counterpane.
Va detto che sono ben pochi gli esperti di security che ritengono sufficiente un insieme ben gestito di sistemi di sicurezza per evitare tutti i possibili attacchi portati ad un sistema.
Stando all’ FBI , nei dodici mesi tra marzo 1999 e marzo 2000 nove aziende su dieci hanno registrato attacchi ai propri server. Attacchi che, sebbene per la maggioranza siano costituiti da virus, in misura crescente vengono attribuiti a cracker intenzionati a sabotare servizi, buttare giù siti o appropriarsi di dati finanziari e perpetrare frodi.
Addirittura secondo Reality Research , nella prima metà del 2000 imprese e pubbliche amministrazioni in tutto il mondo hanno già perso più di 1.500 miliardi di dollari in danni per attacchi informatici (virus compresi).
Va detto anche che non è la prima volta che qualcuno assicura una rete informatica contro gli attacchi – lo si è già fatto in passato per fare pubblicità a certi sistemi di protezione – ma è la prima volta che un player assicurativo del calibro dei LLoyd’s di Londra decide di “sfidare” il mondo dei cracker.