Gli smartphone spopolano nei paesi arabi, i giapponesi li usano per lo shopping e i messicani come strumento di informazione per le notizie locali. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla ricerca condotta da Ipsos MediaCT e commissionata da Google. Lo studio, Our Mobile Planet , ha coinvolto 26 paesi e racconta come e quanto vengono utilizzati i cellulari intelligenti in diverse parti del mondo.
La ricerca ha evidenziato che in Australia, Regno Unito, Svezia, Norvegia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti più del 50 per cento della popolazione possiede uno smartphone. In particolare, con il 61 per cento, gli Emirati Arabi Uniti risultano essere il primo Paese al mondo per diffusione dei cellulari intelligenti, seguiti a ruota dall’Arabia Saudita (60 per cento).
Appena un gradino sotto, con una penetrazione di smartphone superiore al 40 per cento, si posizionano sette Paesi: Stati Uniti, Nuova Zelanda, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera. Gli statunitensi risultano essere decisamente dipendenti da questi dispositivi: l’80 per cento dei cittadini a stelle e strisce ha dichiarato di non uscire di casa senza il proprio cellulare e uno su tre si è detto disposto a rinunciare alla televisione piuttosto che allo smartphone. In Italia, al contrario, solo il 28 per cento della popolazione possiede uno di questi dispositivi.
In Gran Bretagna, Svezia e Norvegia, la vendita degli smartphone è aumentata di oltre il 20 per cento in meno di un anno. Gli abitanti dei paesi emergenti e in particolare i sauditi (73 per cento), gli argentini (72 per cento) e i cinesi (68 per cento) risultano essere i più grandi consumatori di informazioni attraverso il proprio cellulare, mentre i più grandi appassionati di social network sono gli egiziani (91 per cento) e i brasiliani (88 per cento).
Con il 59 per cento, i più dediti allo shopping online attraverso lo smartphone risultano essere i cinesi, mentre il 91 per cento dei messicani cerca sul proprio cellulare notizie locali. I cittadini più multitasking sono i giapponesi: l’80 per cento ha affermato di utilizzare lo smartphone mentre consuma anche altri media (il 53 per cento mentre guarda la televisione e il 30 per cento mentre è connesso ad Internet).
Infine, la ricerca mette in evidenza che gli smartphone sono ormai in grado di influenzare gli acquisti: il 100 per cento dei giapponesi utilizza il proprio cellulare intelligente per fare una ricerca sull’oggetto che si vuole comperare, mentre il 36 per cento degli egiziani ha cambiato idea su un acquisto dopo aver consultato lo smartphone nel negozio.
Gabriella Tesoro