Il malware è uno dei mali dell’era tecnologica, spazzatura in continua espansione pronta ad infettare qualsiasi computer a tiro. Per questo motivo, le aziende di sicurezza informatica assumono crescente rilevanza, diventando un punto cruciale dello sviluppo dell’intero settore IT.
Tra queste, la più singolare è forse l’olandese Frame4 , il cui operato può essere riassunto nel motto “noi abbiamo tutti i mali per tutte le cure che tu vuoi trovare”. L’azienda, nata nel 2006, ha infatti un ruolo atipico configurandosi come una repository ufficiale di qualsiasi forma ufficiale di malware diffuso sul web: il progetto MD:Pro .
L’archivio è accessibile solo alle aziende che avranno stretto una partnership con Frame4 e consente di scaricare da un server FTP sicuro tutto il malware necessario per effettuare i propri test di sicurezza. I costi stimati per la sottoscrizione vanno da un minimo di 850 euro ogni 30 giorni, con obbligo di contratto di 12 mesi.
Intervistato circa l’inusuale raggio d’azione dell’azienda nel settore della sicurezza IT, il fondatore Anthony Aykut ha spiegato come all’inizio dell’attività, risalente al 2006, i grandi nomi della sicurezza informatica avessero visto di cattivo occhio i progetti di Frame4. Dopo aver reso chiaro che il proprio punto di vista non tollera la diffusione e la creazione di malware, Aykut ha ammesso che “l’industria dei prodotti antivirus inizialmente era scettica nei nostri confronti, ma ora collaboriamo e ci scambiamo dati, dal momento che è ormai noto a tutti che abbiamo lo stesso obbiettivo, ovvero quello di combattere il malware”.
Sempre in tema di sicurezza, sta suscitando vivo interesse il nuovo tool messo a disposizione da Symantec per aiutare a capire quanto (poco) possa costare per il malintenzionato di turno bucare la sicurezza di un singolo utente. Chiamato Norton Online Risk Calculator , il servizio si offre di analizzare le tracce della propria vita online, fornendo una stima del denaro necessario per rovinare il tutto: in alcuni casi bastano poche decine di dollari.
L’intento dell’azienda appare ben chiaro: dimostrare in maniera vigorosa e significativa quanto può costare ignorare la sicurezza informatica. “Symantec non sta cercando di spaventare gli utenti, bensì di renderli maggiormente consapevoli del rischio” commenta Marian Merritt, del settore Internet safety dell’azienda. “Ancora oggi – continua – ci troviamo in presenza di utenti convinti che il semplice antivirus possa essere sufficiente a stare tranquilli”.
Vincenzo Gentile