Roma – Si allarga il fronte di coloro che ritengono di combattere efficacemente il fenomeno dell’abuso di minori ricorrendo a strumenti legislativi che mettano fuori legge immagini di pornografia infantile fasulla realizzate con programmi di fotoritocco. In Olanda, infatti, una nuova legge considera reato realizzare o distribuire fotografie di questo tipo.
L’Olanda ha una lunga storia di guerra contro gli abusi sui minori ma in questo caso sembra aver “recepito” gli umori dei politici di Washington. Negli Stati Uniti, infatti, in tre diverse occasioni si è cercato di rendere un crimine la realizzazione di immagini che ritraggono minori in pose sessualmente esplicite anche quando nessun abuso è stato commesso e si tratta di realizzazioni a computer. Ma la Corte Suprema degli Stati Uniti ha però stabilito che tali immagini devono essere considerate lecite, perché l’illecito è nell’abuso sul minore e nel suo sfruttamento, non in una fotografia fasulla.
Nello specifico olandese, la creazione e distribuzione di immagini che ritraggono abusi commessi sui minori sono ovviamente già fuorilegge ma si tratta di normative che andavano innovate per comprendere i “fake”, i falsi. La legge precedente, infatti, stabiliva che le immagini erano criminali se coinvolgevano fisicamente i minori, caratteristica che le fotografie fasulle non possono avere.
Chi realizza pedofoto false in Olanda d’ora in poi rischia fino a quattro anni di carcere, con estensione della pena per i recidivi e per gli atti di “particolare gravità”. Chi invece dovesse fare commercio di queste immagini rischierà fino a sei anni dietro le sbarre.
Tra le novità della legge occorre segnalare che, ai fini delle immagini criminali, per “minori” si intendono persone al di sotto dei 18 anni.