Entro il 2012 il 100 per cento dei cittadini lombardi avrà a disposizione la banda larga.
Lo ha annunciato promesso il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, che aggiunge che entro il 2015 la copertura della banda ultralarga sarà disponibile per almeno il 50 per cento della popolazione regionale.
Ad oggi, il servizio è a disposizione del 93,7 per dei cittadini (resterebbero – secondo Paolo Romani viceministro con delega alle Telecomunicazioni – 700 mila lombardi sprovvisti di accesso alla banda larga), ma entro la fine del 2012 la copertura sarà del 99,8 per cento, mentre il restante 0,2 sarà servito via satellite .
Non viene nominato il WiMax. Dubbi, anche, se nei dati della regione siano o meno calcolati i comuni (3000 in tutto il Nord Italia) raggiunti dal servizio Eolo dell’azienda NGI e che tramite Hiperlan (la tecnologia per la larga banda wireless utilizzata) ha raggiunto comuni in buona parte in digital divide. Senza alcun contributo pubblico.
L’obiettivo del cento per cento, nel piano di Formigoni, sarebbe raggiungibile invece grazie allo sforzo congiunto di Regione, Governo e Unione Europea , che hanno sottoscritto l’accordo di programma quadro “Società dell’informazione”, il Bando regionale di riduzione del digital divide e il Piano di sviluppo rurale. Per 93 milioni di euro complessivi di investimenti, per circa 3 mila chilometri di fibra ottica.
Il primo dei tre progetti risale al settembre 2009 è l’Accordo quadro siglato tra la Regione, il Ministero dello Sviluppo Economico e il CNIPA e prevede una spesa di 27 milioni di euro per 928 chilometri di fibra necessari a servire 350mila abitanti in 140 comuni.
Il secondo è un progetto a partecipazione europea da 58 milioni di euro, di cui 41 milioni ripartiti tra fondi comunitari e governativi e 17 milioni di finanziamento privato. Il terzo progetto (8 milioni di euro di fondi europei per 270 km di fibra in 40 comuni per circa 35mila residenti) è invece destinato specificatamente alle aree rurali.
La Rete così sviluppata, assicura Formigoni, “resterà pubblica e verrà data in gestione agli operatori delle telecomunicazioni”.
Claudio Tamburrino