Telecom Italia si è aggiudicata il bando di gara per la diffusione della banda larga nelle aree digital divise della Lombardia . La regione ha deciso di affrontare il problema del digital divide con un piano regionale da 41 milioni annunciato dal presidente Roberto Formigoni, affiancato dall’assessore all’Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, dal presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè e dall’amministratore delegato della società, Marco Patuano.
Il progetto prevede, entro 24 mesi, la copertura di un’area che comprende un totale di 707 comuni (quasi la metà del totale della Lombardia) e un milione circa di abitanti (il 10 per cento dei lombardi). Come già aveva fatto nel 2010 , Formigoni promette dunque che il “100 per cento della popolazione lombarda sarà raggiunto dalla banda larga” entro due anni.
Per il medesimo obiettivo (in quel caso stabilito per il 2012), allora il presidente Formigoni comprendeva nel piano regionale lo sforzo congiunto da 93 milioni di euro di Regione, Governo e Unione Europea, che hanno sottoscritto l’accordo di programma quadro “Società dell’informazione”, il Bando regionale di riduzione del digital divide e il Piano di sviluppo rurale.
Stavolta Formigoni ha annunciato un progetto da 95 milioni di euro, di cui 41 a carico della regione e i rimanenti di competenza di Telecom Italia .
Questi hanno la forma di contributi pubblici assegnati a Telecom e hanno già ricevuto il nulla osta della Commissione Europea che vigila sul rispetto della normativa sugli aiuti di Stato. Il progetto di Telecom Italia rappresentava, secondo le valutazioni che hanno portato alla sua vittoria, il miglior progetto sotto il profilo tecnico/economico.
In totale si tratta di adeguare 900 centrali telefoniche, “1.200 interventi di opere civili, 1.150 chilometri di condotti, 8.500 di cavi da tirare, di cui 2mila chilometri totalmente nuovi”.
Intanto Formigoni promette di “guardare avanti alla banda ultra larga. Un progetto ulteriormente ambizioso, che avrà un valore di investimento di 1,2 miliardi di euro” che rappresenterebbe per dimensioni e investimenti “il primo in Europa” e che dovrebbe essere avviato entro l’estate e portato a termine “entro cinque, massimo sei anni”.
La Lombardia peraltro occupa già, secondo i dati Audiweb-Nielsen , la seconda posizione tra le regioni italiane con la maggior percentuale di internauti: il 26,7 per cento dei cittadini lombardi è attivo online, con il Friuli Venezia Giulia in prima posizione con il 29,7 per cento (277mila persone attive online ogni giorno) e l’area Piemonte-Val D’Aosta al terzo posto con il 26 per cento.
Claudio Tamburrino