Londra – Caccia senza quartiere al ladro di un computer portatile sottratto ad un agente del servizio segreto britannico, l’M15, avvenuto nelle scorse ore. Il portatile conteneva, pare, dati riservatissimi sulla delicata questione dell’Irlanda del Nord.
Le pochissime informazioni che sono giunte a Reuters dai servizi segreti confermano il furto e precisano che i dati contenuti nel portatile sono ben protetti da sistemi che vengono definiti “sicuri”. Inoltre, avrebbe detto un ufficiale dell’M15, “al momento non siamo pronti a discutere della natura del materiale contenuto nel portatile”.
A parlare, invece, ci ha pensato un portavoce di Tony Blair, il premier britannico, secondo cui la preoccupazione per il furto c’è ma la protezione dei dati è rilevantissima: “Crediamo che si tratti di un furto comune e non di un tentativo deliberato di entrare in possesso di informazioni del servizio di sicurezza”.
Alla domanda sul perché gli 007 possano girare con informazioni riservate in un laptop, il portavoce ha risposto: “si può senz’altro affermare che dal momento dell’incidente sono state adottate nuove e più sicure procedure”. Stando al Sun, intanto, sarebbero 150 gli ufficiali di polizia a caccia del ladro. Viene anche ricordato il furto di un portatile ad un ufficiale della Royal Air Force, avvenuto nel 1991 prima dell’inizio della Guerra del Golfo: l’ufficiale fu licenziato.