Lotteria degli Scontrini: per Confesercenti è un flop

Lotteria Scontrini: per Confesercenti è un flop

L'associazione di categoria stronca l'iniziativa e chiama in causa anche il Cashback di Stato, ma all'analisi proposta sfuggono dettagli chiave.
Lotteria Scontrini: per Confesercenti è un flop
L'associazione di categoria stronca l'iniziativa e chiama in causa anche il Cashback di Stato, ma all'analisi proposta sfuggono dettagli chiave.

Operativa da febbraio, la Lotteria degli Scontrini ha fin qui raccolto come previsto un mix di pareri, favorevoli e contrari. Tra coloro che non sembrano vedere di buon occhio l’iniziativa c’è Confesercenti, che in un comunicato risalente all’11 marzo, pubblicato in occasione della prima estrazione, l’ha definita senza giri di parole un flop.

La lotteria degli scontrini? Nei negozi, per ora, è un flop.

Confesercenti su Lotteria degli Scontrini e Cashback

Il giudizio, attribuito alla scarsa attrattiva dell’incentivo offerto, si basa sui numeri riguardanti la partecipazione registrata dagli associati nel primo mese e poco più del programma.

I nostri associati ci segnalano che solo il 6% circa dei clienti, in media, chiede di partecipare: forse l’incentivo non è accattivante come si credeva.

I numeri dell’Agenzia Dogane e Monopoli descrivono però un forte incremento: dagli 8,5 milioni di scontrini registrati nella prima metà di febbraio si è passati a 11 milioni in marzo. Una stima riferita non al volume dei biglietti virtuali emessi, bensì alle transazioni abbinate ai codici lotteria, ovvero indipendente dal valore delle spese.

Confesercenti mette poi sullo stesso piano la Lotteria degli Scontrini e un classico concorso a premi, definendo quest’ultimo un “migliore investimento”, dimenticando però che nel caso dell’iniziativa lanciata a febbraio ai cittadini non viene chiesto alcun esborso aggiuntivo, mentre le lotterie tradizionali prevedono l’acquisto di uno o più tagliandi dedicati.

Nelle attività commerciali “l’effetto lotteria” si è sentito solo nella fase iniziale, per attenuarsi quasi immediatamente in seguito alle nuove restrizioni. A pesare, probabilmente, anche le scarse possibilità di vincita: una probabilità su 53 milioni. Un biglietto di una qualsiasi lotteria “normale”, che di solito offre una possibilità su 10/11 milioni, è un migliore investimento.

Lotteria degli scontrini: i premi

L’associazione riconosce ad ogni modo che per una valutazione definitiva è necessario attendere: con le restrizioni applicate causa pandemia il calo dei consumi è inevitabile, soprattutto nei negozi, così come l’utilizzo dei pagamenti digitali.

Qualunque sia la causa, l’introduzione della lotteria non ha portato nei negozi lo sperato incremento dei consumi e ad oggi non sembra nemmeno aver generato un maggiore utilizzo della moneta elettronica. Su questo fronte, però, una valutazione esatta è difficile a causa della chiusura forzata di tantissime attività e del rallentamento dei consumi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Infine la stoccata al Cashback di Stato, altra manifestazione del Piano Cashless per la quale si ipotizza una revisione in corsa, messa in campo al fine di disincentivare l’uso del contante in favore di carte e applicazioni.

A qualche tempo di distanza dall’avvio, però, la Lotteria sembra non avere ancora incontrato l’interesse dei consumatori. Ci chiediamo quindi se abbia ancora senso disperdere risorse in iniziative come questa o il Cashback: si tratta di quasi 5 miliardi di euro in due anni, che potrebbero essere utilizzati per sostenere le imprese in una fase di forti ristrettezze.

Anche in questo caso, far riferimento a una dispersione delle risorse significa non aver compreso quali siano le reali finalità del programma. Anzi, equivale a rinunciare in toto alle sue potenziali ripercussioni positive, anche e soprattutto in termini di ritorno economico dalla lotta all’evasione.

Fonte: Confesercenti
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Pubblicato il
18 mar 2021
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