Per partecipare alla Lotteria degli Scontrini che ha preso il via l’1 febbraio è sufficiente fare acquisti nei negozi fisici per importi pari o superiori a 1 euro e pagare non in contanti. C’è però qualche eccezione da considerare: non tutte le spese sono valide per staccare i biglietti virtuali e tentare la fortuna.
Quali acquisti non contano per la Lotteria degli Scontrini?
Per capire quali acquisti non danno diritto ai tagliandi possiamo fare riferimento alla guida pubblicata sul sito ufficiale (link a fondo articolo). Eccoli:
- gli acquisti effettuati in contanti;
- gli acquisti di importo inferiore a un euro;
- gli acquisti effettuati online;
- gli acquisti destinati all’esercizio di attività di impresa, arte o professione (cinema, teatri, musei);
- spedizioni postali;
- rifornimenti nelle stazioni di servizio;
- ricevute dei parcheggi;
- beni comprati con una gift card;
- beni comprati con ticket restaurant e le altre tipologie di buoni pasto;
- nella fase di avvio della lotteria, gli acquisti documentati mediante fatture elettroniche;
- sempre nella fase di avvio della lotteria, gli acquisti per i quali i dati dei corrispettivi sono trasmessi al sistema Tessera Sanitaria (per esempio gli acquisti effettuati presso farmacie, parafarmacie, ottici, laboratori di analisi, ambulatori veterinari ecc.);
- sempre nella fase di avvio della lotteria, gli acquisti per i quali l’acquirente richieda all’esercente l’acquisizione del proprio codice fiscale a fini di detrazione o deduzione fiscale.
Non solo gli acquirenti avranno accesso alle somme in palio, ma anche gli esercenti. Questi i premi per chi compra e per chi vende previsti dalle estrazioni programmate su base settimanale, mensile e annuale.
Ricordiamo infine che la gestione dei codici lotteria può essere effettuata accedendo all’Area Riservata e che per essere sicuri di incassare il premio in caso di vincita è consigliato conservare la ricevuta del pagamento.