A fine aprile, Lenovo ha annunciato quattro workstation mobile. La più interessante è ThinkPad P1 Gen 7, in quanto è il primo notebook al mondo con memoria LPDDR5X in formato LPCAMM2. Quest’ultimo, sviluppato dal produttore cinese insieme a Micron, consente un facile aggiornamento della RAM, come hanno mostrato gli esperti di iFixit.
LPCAMM2: ottima soluzione per il fai da te
È noto che i notebook sono meno “riparabili” dei PC desktop. In molti casi è possibile sostituire l’unità a stato solido (SSD), ma raramente si può incrementare la dotazione di RAM. Ciò è dovuto ai vincoli introdotti dalla memoria LPDDR (Low Power Double Date Rate). Il formato dei moduli è SO-DIMM (Small Outline Dual In-line Memory).
Per ridurre i consumi della memoria LPDDR è stata ridotta la tensione rispetto alla tradizionale memoria DDR. Tuttavia, bassi valori di tensione comportano una maggiore instabilità del segnale tra memoria e processore. Per migliorare la stabilità deve essere ridotta al minimo la distanza tra RAM e CPU. Ecco perché i moduli SO-DIMM sono saldati sulla scheda madre accanto al processore.
La soluzione adottata da Micron e Lenovo è LPCAMM2 (Low Power Compression-Attached Memory Module) 2. Il formato combina tutti i vantaggi della memoria LPDDR5X (velocità elevata e consumo ridotto) con la possibilità di un facile aggiornamento. È infatti sufficiente rimuovere tre viti. Rispetto ai moduli SO-DIMM occupano meno spazio e offrono prestazioni dual channel (quindi serve un solo modulo LPCAMM2, invece di due moduli SO-DIMM).
In commercio ci sono già moduli da 32 e 64 GB prodotti da Crucial (Micron), Samsung e ADATA. Non resta che attendere la diffusione del formato anche nei notebook consumer.