Che l’Ucraina abbia fin qui stravinto la battaglia comunicativa contro il colosso russo, è tutto fuorché in dubbio. Un po’ per la tenacia dimostrata dalla popolazione, un po’ per le doti autoriali del leader Zelensky, un po’ per l’incredibile proattivismo del ministro Mikhailo Fedorov, l’Ucraina ha tenuto banco sui media di tutto il mondo trovando l’eco dei canali esteri e surclassando la narrativa russa sull’Operazione Speciale e la denazificazione.
A dimostrazione di questa grande azione comunicativa, l’Ucraina ha addirittura saputo mettere in piedi un sito ufficiale dedicato alla guerra. Puoi trovare il sito qui.
Ucraino, un sito per la guerra
Un sito essenziale, denso di informazioni che descrivono quanto sta accadendo e rendono visibile agli occhi di qualsiasi cittadino da tutto il mondo le dinamiche che stanno avvenendo sul confine tra Ucraina e Russia.
Sul sito è possibile:
- visualizzare le motivazioni che hanno portato allo scontro armato (chiaramente descritte da una delle parti in causa);
- visualizzare immagini dall’Ucraina invasa;
- supportare la causa ucraina in molti modi:
- aiuti umanitari
- ospitando rifugiati
- offrendo supporto medico volontario
- unendosi alla legione straniera
- leggendo e condividendo informazioni verificate
- effettuare donazioni monetarie
- conoscere le ultime notizie dal fronte
Disponibile anche una cartella stampa per i giornalisti, depositata su Google Drive, con immagini e video a disposizione dei media di tutto il mondo. La sensazione netta è che l’Ucraina non voglia utilizzare questo sito a fini di propaganda, ma per creare un reale punto di riferimento con informazioni verificabili e citazione delle fonti: far passare la verità della guerra, senza eccedere in sfumature che possano essere contestabili, può dare forza ulteriore alla posizione del “David” rispetto alla tracotanza del “Golia”.
Lo sviluppo del sito è nelle mani del team Plusone Social Impact “team ucraino di esperti in comunicazione, strategie e complesse campagne creative“. Professionisti che diventano il braccio armato comunicativo del Ministero degli Affari Esteri, dunque, e che con questi sito alzano ulteriormente la posta contro l’invasore.