“Un doveroso e gratuito servizio di sicurezza”, offerto dai celebri collettivi hacker Anonymous e LulzSec a tutti i “navigatori di Internet” nel Belpaese. Una controllata ad alcune banche tricolori, partita dalla semplice ricerca su Google di un istituto preso a caso .
“In soli 15 minuti di attività di ricerca su una banca presa a casaccio, siamo entrati in possesso del portale della stessa”, recita un comunicato apparso tra i meandri di Pastebin. “Non è possibile che una banca e ripeto una banca sia penetrabile in 15 minuti”, hanno continuato gli hacker.
Le divisioni italiane di Anonymous e LulzsSec hanno però rassicurato gli utenti: nessun dato sarebbe stato trafugato per fini criminosi . “Noi non siamo criminali e non abbiamo alcun interesse nell’approprarci dei vostri soldi. Non solo dovreste denunciare la banca per l’utilizzo dei vostri dati sensibili non accurato, ma dovreste iniziare a dubitare di queste grandi realtà”.
Il collettivo si è dunque limitato a pubblicare online uno degli account trafugati , evitando di procedere con un vero e proprio attacco nei confronti degli istituti presi in esame. Un modo – almeno secondo Anonymous e LulzSec – per evitare strumentalizzazioni a mezzo stampa, oltre che danneggiare “gli onesti cittadini”. Intanto, gli hacker si preparano per settembre con quella che stata già descritta come Operazione Banche al Sicuro .
Mauro Vecchio