Il giovane Ryan Cleary, arrestato con l’accusa di aver partecipato attivamente agli attacchi informatici condotti dalla crew LulzSec, è tornato in prigione dopo che è stato trovato in violazione degli arresti domiciliari che gli erano stati concessi .
A tutela dei suoi arresti domiciliari vi era una cavigliera elettronica che gli imponeva di restare presso il suo domicilio, nonché l’ordine categorico a non avvicinarsi a nessun dispositivo connesso ad Internet .
Proprio questa imposizione sarebbe stata violata dal ragazzo che, nel corso delle vacanze natalizie, avrebbe inviato messaggi elettronici ad un altro membro di LulzSec, Hector Xavier Monsegur, meglio conosciuto come Sabu, che starebbe attualmente collaborando con le autorità. (C.T.)