La notizia ha fatto rapidamente il giro del web, una pietra tombale sul celebre collettivo hacker LulzSec. Un’agguerrita operazione di polizia ha portato all’arresto di cinque membri del gruppo, ammanettati in Irlanda, Stati Uniti e Regno Unito . Per due di loro sono già state presentate delle accuse formali di associazionismo criminoso.
Ma come hanno fatto le autorità anglosassoni ad acchiappare le persone giuste? La bomba è esplosa con violenza tra i vari media internazionali: il boss di LulzSec Hector Xavier Monsegur – meglio noto con il nickname Sabu – sarebbe stato arrestato mesi fa nel silenzio più totale. Accusato di aver coordinato gli attacchi verso PayPal, Sony, CIA .
Da lì, Monsegur avrebbe accettato di collaborare con gli agenti federali a stelle e strisce , trasformandosi in una sorta di pentito dell’hacktivismo. “L’hanno preso e arrestato in gran segreto – sostiene una fonte vicina al sito FoxNews.com – Ora lavora per l’FBI”. Sabu si sarebbe già dichiarato colpevole per 12 diversi capi d’accusa.
I membri di LulzSec arrestati sono Ryan Kayla Ackroyd e Jake Topiary Davis, entrambi residenti a Londra. Poi Darren pwnsauce Martyn e Donncha palladium O ‘Cearrbhail di Dublino. Infine Jeremy Anarchaos Hammond di Chicago. Tutti ai primissimi livelli nelle gerarchie virtuali interne al collettivo hacker.
Mauro Vecchio