LulzSec, quanto vale la collaborazione

LulzSec, quanto vale la collaborazione

Per l'hacker noto come Sabu sono stati chiesti solo 7 mesi di carcere: il suo contributo alle indagini federali sembra essere stato preziosissimo
Per l'hacker noto come Sabu sono stati chiesti solo 7 mesi di carcere: il suo contributo alle indagini federali sembra essere stato preziosissimo

Le autorità statunitensi hanno chiesto per l’hacker Hector Xavier Monsegur, meglio noto come Sabu , una condanna di solo 7 mesi , quelli che ha già scontato in carcere.
L’hacker faceva parte di LulzSec ed è stato arrestato a giugno 2011 con l’accusa di furto di identità, frode e violazione di sicurezza informatica.

La crew LulzSec, di cui pare fosse stato uno dei vertici, si era distinta da Anonymous per gli attacchi a grandi aziende media come Fox, Sony e Nintendo e per le offensive DDoS contro PayPal, MasterCard e Visa: a spingerlo all’impegno hacktivista – come racconta lui stesso in un’intervista raccolta nel 2011 – la rabbia per l’arresto di Julian Assange.

Davanti al rischio di una pena tra i 21 ed i 26 anni di prigione , Sabu si è dichiarato colpevole ed ha raggiunto un accordo con l’FBI in cambio della sua collaborazione nelle indagini : una scelta tempestiva che ha permesso alle autorità di indagare sul suo gruppo prima che avesse il tempo di distruggere le prove e capire che Monsegur fosse stato compromesso.

“Si è dimostrato – hanno riferito ora le autorità – un collaboratore produttivo e di valore”. Con il suo aiuto i federali sono così riusciti non solo a fermare oltre 300 attacchi informatici , ma anche a mettere le mani sugli altri principali hacktivisti di LulzSec e di Anonymous, concludendo altri 8 arresti tra cui quello di Jeramy Hammond, all’epoca uno dei principali ricercati per reati informatici ed ora condannato a 10 anni di galera.

Come raccontano ora le autorità, “Monsegur ha coinvolto gli altri hacktivisti in chat utili per confermare le loro identità e per raccogliere dettagli utili ad individuarli; inoltre è riuscito a convincere altri membri di LulzSec a fornirgli le prove delle incursioni informatiche da essi rivendicate.
Inoltre, Sabu avrebbe aiutato le autorità a ristabilire la sicurezza informatica dei sistemi del Public Brodcasting Service ( PBS ) e del sito Senate.gov .

Per tutto questo le autorità hanno ora chiesto per lui una pena minima, di appena 7 mesi, quelli che ha già scontato in carcere: a decidere sarà però il giudice.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
27 mag 2014
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