LulzSec, ritorno cinguettato

LulzSec, ritorno cinguettato

La crew di hacktivisti alla carica torna con una sorta di spin-off ottenendo dati da circa 10mila utenti di Twitter
La crew di hacktivisti alla carica torna con una sorta di spin-off ottenendo dati da circa 10mila utenti di Twitter

La crew di hactivisti LulzSec torna a far parlare di sé grazie al gruppo derivato “LulzSec Reborn”, che ha rivendicato un recente attacco nei confronti degli utenti Twitter condotto attraverso l’ app per la condivisione di file GIF TweetGig.

Per quanto la natura senza leadership e regole delle crew di hacktivisti sia per definizione mutevole e imprevedibile, si tratta di un ritorno quasi inaspettato: della crew non si sentiva parlare ufficialmente da giugno scorso quando ha dato il suo addio con un comunicato alle scene e da settembre scorso non compiva scorribande: tra arresti e smentite degli Anonymous era ormai data per storia passata.

In realtà, già a marzo un video su YouTube aveva anticipato il ritorno della crew falcidiata dagli arresti dei suoi membri di spicco: in quell’occasione aveva minacciato nuove azioni contro istituzioni, banche e agenzie governative di tutto il mondo. Il mese scorso, infine, il gruppo LulzSec Reborn si è fatto notare per la prima volta diffondendo informazioni su 171mila membri dell’esercito via millitarysingles.com .

La nuova offensiva ha portato la crew ad ottenere e divulgare i dati di 10mila utenti dell’app per la condivisione di file GIF via Twitter : secondo alcune fonti più che di un’elaborata intrusione si tratterebbe di uno schema di phishing che vede Tweetgif manovrata da LulzSec Reborn stessa.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
13 giu 2012
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