Si è arreso al cospetto di un nugolo di agenti federali, trascinato davanti al grand jury nella contea di Los Angeles. Appena ventenne, Raynaldo Rivera è il secondo membro del celebre collettivo hacker LulzSec a capitolare per gli attacchi alle infrastrutture informatiche del colosso Sony Pictures Entertainment .
Con i nickname neuron , royal e wildicv , Rivera avrebbe sfruttato un servizio proxy per camuffare il suo indirizzo IP, lanciando un’offensiva SQL Injection per compromettere la sicurezza dei database gestiti dal colosso cinematografico. I membri di LulzSec erano riusciti a trafugare le password scelte da oltre 1 milione di utenti su numerosi siti di Sony Pictures .
Dopo Cody Kretsinger, condannato per gli stessi attacchi nel settembre 2011, Rivera è accusato di aver colaborato con altri per ottenere l’accesso non autorizzato a computer protetti. La sua pena potrebbe arrivare ad un totale di 15 anni di carcere . Il giovane sarebbe tra i principali responsabili della pubblicazione su Twitter delle informazioni sgraffignate ai database di Sony Pictures .
Nel frattempo, un giudice di New York ha deciso di rimandare di sei mesi la sentenza per Hector Xavier Monsegur – meglio noto online con il nickname Sabu – uno dei leader del collettivo LulzSec. Arrestato dai federali nel giugno 2011, Sabu aveva deciso di collaborare provocando l’arresto di numerosi esponenti del gruppo.
Lo stesso Procuratore Distrettuale della Grande Mela ha chiesto la sospensione temporanea del processo che porterà alla condanna di Monsegur. Il pentito di LulzSec pare ancora prezioso nella caccia ai vari membri del collettivo, già inviperiti per l’alto tradimento di Sabu. Non è chiaro se l’hacker sia ancora attivo online o stia semplicemente fornendo informazioni utili agli agenti federali.
Mauro Vecchio