La riservatezza è in pericolo? I dati personali sono merce di scambio? E allora, anziché contrastare una tendenza che appare ineluttabile può essere opportuno cavalcarla . La pensano così i promotori di OpenHuman.org , che viene descritto come il luogo di Internet dove si può essere “il più aperti possibile” o, meglio, i più trasparenti.
OpenHuman, segnalato da Slashdot , offre ospitalità per una propria OpenHumanPage nella quale “scrivere le cose più interessanti e discrete su te stesso senza offendere nessuno, pubblicare le foto di te nudo (non pornografiche né erotiche, solo di nudo), descrivere quanto trasparenti si è scelto di essere”. Senza dimenticare che “nessuno si aspetta che tu sia molto trasparente. Arriva fin dove puoi arrivare.. diventerai più aperto col tempo”.
Le pagine che vengono così prodotte sono suddivise in “Facts” e “Pictures” e vengono giudicate dalla community di OpenHuman.org, che si riunisce in una mailing list dedicata , in modo tale da avere un rating di trasparenza , una barra centrale che da 0 a 100 delinea “quanto trasparente” è la pagina. Un esempio viene pubblicato dal promotore del progetto, Emre Sokullu, che arriva ad un livello di trasparenza del 50 per cento.
Ma perché si dovrebbe aderire al progetto? Perché “la trasparenza è sempre una buona cosa, ci aiuta a capire che non siamo soli, ci rende più forti, è illuminante, può aiutare la ricerca scientifica”. È un progetto open source , il cui promotore dichiara di essersi ispirato a Free Software Foundation , a Wikipedia ed altri.
Il codice di OpenHuman, rilasciato sotto GPL, può essere riutilizzato da chiunque per “costruire la propria comunità openhuman”.