Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha annunciato di essersi aggiudicato l’importante contratto da oltre 160 milioni di dollari da parte della European High Performance Computing Joint Undertaking (EuroHPC JU) per lo sviluppo di uno dei supercomputer di maggior capacità al mondo, un sistema “pre-exascale” progettato per una prestazione di picco di oltre 550 petaflop. Il supercomputer sarà sviluppato in Finlandia.
LUMI di supercalcolo
“Il nuovo supercomputer“, spiega HPE, “aiuterà i ricercatori europei e le organizzazioni pubbliche e private a far progredire in modo significativo la R&S e a guidare l’innovazione in settori quali la sanità, le previsioni del tempo e i prodotti abilitati all’AI“. Fin dalla fase progettuale è stato ribattezzato “LUMI” e sarà disponibile a metà del 2021. Spiega il direttore esecutivo dell’EuroHPC Joint Undertaking, Anders Dam Jensen:
Una volta operativo a metà del 2021, LUMI sarà uno dei supercomputer più competitivi e green del mondo. Questo sistema di punta sosterrà i ricercatori europei, l’industria e il settore pubblico, nel comprendere e rispondere meglio alle sfide complesse e nel trasformarle in opportunità di innovazione in settori come la salute, le previsioni del tempo o la pianificazione urbana e rurale.
Il supercalcolo messo a disposizione della ricerca trasformano i 160 milioni di dollari di spesa (cifra non indifferente se si calcola che il budget complessivo 2019-2020 dell’EuroHPC JU è pari a 960 milioni di euro) in un vero e proprio investimento di lungo periodo, alla base del quale batterà un cuore AMD. Così Forrest Norrod, senior vice presidente e e general manager del gruppo, plaude al progetto: “Le nostre CPU AMD EPYC di nuova generazione e le GPU AMD Instinct, insieme alle esclusive tecnologie di supercomputing di HPE, stanno alimentando nuove capacità di calcolo ad alte prestazioni e siamo entusiasti di rafforzare la comunità di ricerca europea attraverso il nostro supporto“.