La missione ExoMars non era l’unica sviluppata dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) insieme a Roscosmos, l’agenzia spaziale russa. La collaborazione era prevista anche per le missioni Luna 25, 26 e 27, ma tutto è stato interrotto in seguito all’invasione dell’Ucraina. Gli strumenti scientifici che dovevano essere a bordo dei lander verranno inviati sulla Luna con altri partner.
ESA chiude i rapporti con la Russia
Luna 25, 26 e 27 sono tre missioni che fanno parte del programma di esplorazione lunare avviato dalla Russia negli anni ’60. L’ultima missione (Luna 24) risale al 1976. Luna 25, pianificata per agosto 2022, prevede il lancio di un lander con il razzo Soyuz. Tra i vari strumenti a bordo doveva esserci PILOT-D, una videocamera di navigazione che permette di effettuare atterraggi di precisione, evitando eventuali ostacoli.
L’agenzia spaziale europea ha comunicato che lo strumento arriverà sulla Luna con un altro partner, ma non è stato reso noto il nome. La missione Luna 27, programmata per il 2025, prevede il lancio di un altro lander, a bordo del quale dovevano esserci due strumenti dell’ESA: PROSPECT (un trapano per la raccolta di campioni) e EMS-L (uno spettrometro di massa). PROSPECT verrà portato sulla Luna dalla NASA, mentre EMS-L viaggerà a bordo del rover nella missione LUPEX (2024) delle agenzie spaziali giapponese e indiana.
L’agenzia spaziale europea ha inoltre comunicato che tutti gli elementi per ExoMars sono pronti (incluso il rover Rosalind Franklin). Come è noto, la missione è stata sospesa, quindi dovranno essere trovate alternative al razzo russo.
The PILOT-D navigation camera is already in Russia and will be returned to Europe.
ESA has sufficient AVUM upper stage engines for 2022 *and* 2023. The engine is used on the upper stage of Vega-C and is produced in Ukraine. pic.twitter.com/B9SsUuNztP
— Everything ESA (@EuropeSpace360) April 13, 2022
Durante una conferenza stampa è stato infine discusso dello sviluppo del razzo Vega-C. Il motore dello stadio superiore viene prodotto da un’azienda di Dnipro, una delle città più colpite dai bombardamenti russi. L’agenzia ha comunicato che c’è il numero sufficiente di motori per il 2022 e il 2023, ma probabilmente sarà necessario trovare un altro fornitore a partire dal 2024.