Gli addetti ai lavori che parteciperanno all’ Intel Developer Forum di settembre potranno approfondire le intriganti caratteristiche della nuova specifica USB attualmente in fase di studio. La versione Power Delivery del noto standard di comunicazione seriale conta infatti di gestire elettricità fino a 100W, passando dal cavetto attuale.
Attualmente è già possibile alimentare smartphone e altri piccoli accessori utilizzando la presa USB che opera con un massimo di 4.5W. Ma ora l’USB Promoter Group sta valutando la possibilità estendere questa possibilità anche alle batterie più impegnative, come quelle dei computer portatili. Lo scopo ultimo è quello di eliminare il classico alimentatore.
Con la tecnologia Power Delivery, pensata per funzionare in entrambe le direzioni, sarà anche possibile giocare con le “trasfusioni” e utilizzare un apparecchio per caricarne un altro, senza invertire il cavo per gestire il flusso. Il comunicato sottolinea poi la possibilità “sfamare” diversi dispositivi collegati in cascata alla stessa porta.
A quanto pare, il sistema potrà funzionare indipendentemente anche con la vecchia USB 2.0. La compatibilità con le tecnologie esistenti sembra garantita ma la tensione fornita dal cavo dovrà essere regolata automaticamente dal dispositivo collegato.
Roberto Pulito