New York (USA) – L’ultima indagine della Pew Internet and American Life Project riguardante le vendite online, ha evidenziato lo spiccato senso degli affari degli utenti statunitensi. Secondi i dati, almeno il 16% della popolazione Web, quindi circa 25 milioni di persone, utilizzerebbe normalmente la Rete per vendere prodotti o oggetti personali. Una sorta di mercatino dell’usato, che vede quotidianamente almeno tre milioni di persone “giocare” con vendite di ogni genere.
Il “mercante” medio di solito è un utente assiduo della Rete, dispone di una connessione broadband, ha almeno sei anni di esperienza online alle spalle, ha un’età compresa fra i 29 e 40 anni, ed è maschio. Questo il profilo tracciato da Pew Internet and American Life Project, basandosi su un campione di 2251 interviste telefoniche effettuate nel mese di settembre. Il margine di errore nei ratei dovrebbe aggirarsi, sempre secondo i ricercatori, in un massimo del 3%.
I siti Web più utilizzati per queste operazioni sono di due tipi: quelli di annunci e quelli di aste.
Le piattaforme di annunci hanno coinvolto il 22% degli utenti – circa 32 milioni di persone. Rispetto al 2004 l’incremento degli accessi è stato dell’80%. Craiglist.org svetta con i suoi 9 milioni di unique user al mese, registrando anche il più forte aumento del settore, con un +156%. La classifica comprende anche: Trader Publishing Company , Cars.com, Apartments.com etc… Il sito che ha perso più appeal è decisamente Yahoo! Classifieds , con un -42% rispetto all’anno scorso e un numero di unique user fermo sui 573 mila.
I siti di aste, per pochi punti percentuali, dominano ancora la scena grazie ad una share di gradimento del 24% – calcolata in circa 35 milioni di utenti. Rispetto alla precedente indagine del febbraio/marzo scorso è stato registrato un leggero incremento dell’audience valutato nel 2/3%. Il sito più utilizzato è eBay mentre i suoi competitor devono accontentarsi delle briciole.
Dario d’Elia