Ma chi mai lo può volere un wireless neutrale?

Ma chi mai lo può volere un wireless neutrale?

Gli incumbent dell'Est Europeo sono pronti ad adottare tecnologie che diano la forma che vogliono loro alla banda wireless. Per sfruttarne appieno le potenzialità, dicono
Gli incumbent dell'Est Europeo sono pronti ad adottare tecnologie che diano la forma che vogliono loro alla banda wireless. Per sfruttarne appieno le potenzialità, dicono

Quando si parla di neutralità della rete il pensiero corre subito alle connessioni su cavo, ai provider americani dalle grandi promesse e dai piccoli trucchi con cui poter promettere gigabyte a volontà e quant’altro. Più raramente si tende a pensare alle conseguenze che il boom di connettività sta avendo sulle reti di comunicazione mobili, dove certe attività come il file sharing non sono esattamente viste di buon occhio dai provider desiderosi di massimizzare i guadagni e minimizzare l’investimento in nuove infrastrutture per tenere il passo con le proprie proposte veicolate via advertising .

In risposta all’esigenza di strozzare regolare la banda tarandola sui diversi tipi di applicazioni così sentita dai provider mobili, la società americana Camiant offre quelle che definisce tecnologie per policy di “controllo in tempo reale” del flusso di bit che sempre più insistentemente viaggia via onde radio piuttosto che su cavo .

La società ha finora offerto i propri servizi a provider americani e canadesi, ma secondo quanto rivela The Register si starebbe ora espandendo sul Vecchio Continente a cominciare dall’Europa dell’Est, avendo già firmato un contratto di fornitura con un ignoto operatore di rete in mobilità.

I ricavi provenienti dalle sottoscrizioni di connessione non bastano per tosare a sufficienza i consumatori e guadagnare un mucchio di quattrini? Ecco allora che gli operatori si rivolgono a società specializzate come la suddetta Camiant, capaci di offrire soluzioni di throttling del traffico flessibili e adattabili a esigenze specifiche .

Un incumbent potrebbe, grazie a Camiant, scegliere di dare la priorità ad applicazioni di VoIP oppure decidere il contrario , dipendentemente dal tipo di contratto sottoscritto dal cliente. Oppure, come già detto, potrebbe ridurre al lumicino la quantità di banda sfruttata dalle applicazioni di file sharing, privilegiando il comune web surfing a utilizzi meno “hardcore” della connettività mobile.

Attualmente Camiant è in grado di filtrare il traffico a livello di IP, ma la società sta lavorando per estendere la capacità di controllo della connessione sino al layer delle onde radio.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
17 ott 2008
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