Roma – Veder girare l’ultimo sistema operativo di Apple su di un PC è il desiderio di molti smanettoni. Un desiderio ora realizzabile, pur se con molti limiti, grazie ad un nuovo software open source, chiamato PearPC , capace di emulare l’architettura PowerPC (PPC) e avviare, sotto Windows e Linux, diversi sistemi operativi scritti per la piattaforma Mac.
Gli autori del programma, due giovani sviluppatori tedeschi, sostengono che PearPC è il primo emulatore software capace di eseguire Mac OS X, all’interno di un sistema operativo x86. Ciò è possibile perché PearPC crea, via software, diversi componenti hardware virtuali, fra cui una CPU PPC G3, un PCI bridge, un controller IDE, una scheda di rete, un hub USB e un BIOS basato sul progetto open source OpenFirmware .
Il neonato emulatore, appena giunto alla versione 0.1.1, è attualmente in grado di far girare Darwin PPC e, pur se con qualche difficoltà, Mac OS X 10.3 e la versione PPC di MandrakeLinux 9.1. Altri sistemi operativi, come OpenBSD e NetBSD, vanno in crash durante la fase di avvio. Le prestazioni, come ci si può aspettare, sono decisamente inferiori a quelle di una macchina reale: utilizzando la modalità di emulazione JITC-X86, la più veloce disponibile, gli sviluppatori stimano che il sistema operativo ospite giri circa 40 volte più lentamente di Linux o Windows. L’obiettivo, tuttavia, è quello di abbassare questo fattore a 10.
“Ho provato l’emulatore installando un’immagine ISO di Mac OS X 10.3 Panther: certo, va molto lento (ho un Athlon XP 3000+) e ogni tanto va in crash, ma le promesse sono davvero entusiasmanti”, ha commentato Emulman in una e-mail inviata alla redazione di Punto Informatico. “Safari, QuickTime, Exposé… funziona tutto, anche se al rallentatore. Per installarlo la procedura è un po’ macchinosa, e lunga (ha impiegato circa due ore), ma funziona!”.
In un articolo apparso su Wired , i due sviluppatori di PearPC hanno detto che l’attuale versione del software contiene quasi 70.000 linee di codice e ha richiesto circa 18 mesi di lavoro. Ma probabilmente ce ne vorranno altrettanti prima che l’emulatore raggiunga un sufficiente livello di completezza e affidabilità. Attualmente PearPC manca ad esempio del supporto all’unità di calcolo in virgola mobile e Altivec, all’audio, al risparmio energetico e agli hard disk con dimensione superiore a 128 GB.
Il progetto PearPC, come si è detto, ha l’obiettivo si sviluppare un software capace di virtualizzare un’architettura PowerPC generica, dunque potenzialmente in grado di emulare altri sistemi PPC. Altri software simili sono in grado di supportare solo le vecchie versioni di Mac OS.
PearPC, il cui codice è pubblicato sotto la licenza GPL, si basa su diversi altri progetti open source, fra cui Bochs , Yaboot e HFS Utils .