Poco importa che Steve Jobs, all’epoca, abbia bocciato l’idea definendola ergonomicamente terribile
: i computer Mac con display touchscreen si faranno. O almeno, è quanto riporta oggi Mark Gurman di Bloomberg, fornendo qualche anticipazione in merito a un progetto già avviato dal gruppo di Cupertino. Vediamo cosa è emerso.
Apple sta lavorando ai Mac con display touchscreen
Stando alle indiscrezioni trapelate, il primo modello potrebbe arrivare nel corso del 2025, sotto forma di un MacBook Pro. Sembrano dunque destinate a trovare conferma le voci di corridoio che circolano ormai da tempo.
Nel 2021, Tom Boger (Marketing Executive), ha fatto riferimento alla possibilità, definendo iPad come il miglior computer touch al mondo
, ma affermando al tempo stesso che i Mac sono totalmente ottimizzati per un input diretto
, escludendo dunque l’ipotesi, forse nel tentativo di tenere il progetto segreto finché possibile.
Il design di un eventuale MacBook con display touchscreen dovrebbe mantenere il tradizionale form factor di un laptop, con tastiera fisica e trackpad (senza i quali diventerebbe, di fatto, una sorta di tablet). Secondo la fonte di Bloomberg, l’approccio potrebbe essere poi esteso ad altri computer dell’ecosistema macOS. Al momento non sarebbe però prevista, lato software, una convergenza tra la piattaforma e iPadOS.
Si tratta di un’ennesima indiscrezione a proposito dei pannelli che saranno integrati sulle prossime generazione dei portatili di Cupertino. Questa settimana si è discusso anche del possibile passaggio agli OLED, abbandonando così gli LCD, come già fatto su altri dispositivi del marchio come gli iPhone.
L’opposizione di Steve Jobs all’idea era piuttosto ferma. Nel 2010 ha dichiarato che le superfici touch non devono stare in verticale, dopo un periodo di tempo esteso, le vostre braccia vorrebbero cadere
. Le cose però, si sa, cambiano: potere del marketing e delle nuove abitudini che accompagnano l’introduzione di novità tecnologiche. Dopotutto, anche il diktat dell’ex CEO a proposito della diagonale massima di uno smartphone è stato accantonato da tempo.