Puoi scegliere tra due tagli di memoria differenti quando acquisti un nuovo MacBook Pro (M2): 256 o 512GB. Quel che non puoi sapere, se non grazie ai benchmark successivi all’annuncio ufficiale, è che il modello da 256GB rivela una sorpresa non esattamente attesa, ossia un SSD più lento sia rispetto al corrispettivo prodotto con 512GB di archiviazione, sia all’omologo device antecedente con chip M1.
MacBook Pro (M2): 512GB è meglio
A parlare non sono le schede tecniche, né la presentazione da Cupertino, ma i test sul campo:
Il nuovo MacBook Pro presentato ad inizio giugno (oggi disponibile a 1629 euro) dovrà d’ora in avanti sopportare il peso delle review e l’onta di una amputazione. Rispetto al modello da 512GB (da 1859 euro), infatti, il modello da 256GB avrebbe un solo chip NAND invece di due, riducendo la possibilità di accessi paralleli in grado di aumentare considerevolmente le performance complessive.
La differenza di prezzo si fa dunque a questo punto più sottile: capacità di memoria e la velocità della stessa spingono ad optare per il modello da 512GB come scelta necessaria e opportuna, tale da più che giustificare il gap di costo tra i due device.
Difficile spiegare la scelta Apple, che nel modello di minor capacità ha decurtato le performance anche rispetto al modello antecedente: così facendo viene a crearsi un chiaro vulnus nell’offerta 2022, spingendo al rialzo la spesa necessaria per mettere mano ad un dispositivo realmente migliorativo rispetto alla gamma 2021.