Il team di iFixit, noto per le operazioni di smontaggio dei dispositivi tecnologici per scoprire cosa ci cela effettivamente “sotto il cofano”, ha eseguito il teardown del MacBook Pro M3 da poco presentati da Apple svelandone caratteristiche e segreti esternamente celati.
MacBook Pro
Dall’analisi compiuta, ciò che emerge è che anche se i nuovi modelli di MacBook Pro sono alcune delle migliori opzioni sul mercato, la riparabilità è ancora una delle maggiori preoccupazioni.
Andando più in dettaglio, iFixit elogia il fatto che la Touch Bar sia finalmente sparita, in quanto ritenuta impopolare e irreparabile, ma nonostante il design modulare degli interni di questi nuovi modelli di notebook, effettuare operazioni di riparazione risulta ancora troppo complesso.
Per fare un esempio concreto, scegliendo il modello con 8 GB di RAM non sarà possibile aggiornare la memoria in un secondo momento nel caso in cui dovesse risultare necessario. Lo stesso discorso vale per l’archiviazione, per cui scegliendo uno storage da 512 GB non sarà possibile aggiornare questa opzione nel caso in cui si necessitasse di maggiore spazio in futuro.
Il team di iFixit fa altersì notare che è impossibile riparare lo schermo, il Touch ID e il sensore del coperchio senza che i clienti si rivolgano al supporto Apple, mentre provando ad effettuare le suddette riparazioni in autonomia le parti coinvolte smetteranno di funzionare.
iFixit ha anche condiviso alcune spiegazioni su come Apple ha realizzato la sua nuova finitura Space Black più scura per il MacBook Pro. In breve, l’azienda è riuscita a rendere la superficie anodizzata della finitura Space Black più irregolare a livello microscopico, con il risultato che riflette più luce conferendo un aspetto più scuro.