Apple è senza dubbio alcuno tra le aziende maggiormente colpite dai lockdown dettati dall’ondata di Covid-19 in Cina. Evidente dimostrazione della cosa sono i problemi di produzione e, di conseguenza, i ritardi nelle consegne che stanno subendo i nuovi MacBook Pro ormai da settimane a questa parte e purtroppo la situazione sembra non essere destinata a migliorare a strettissimo giro.
MacBook Pro: Quanta ha ripristinato il 30% della capacità produttiva
Stando infatti a quanto riportato dalla redazione di Digitimes nelle scorse ore, da quando è stato messo fine al lockdown, il fornitore Quanta, che è l’unico che si occupa dell’assemblaggio dei MacBook Pro da 14 pollici e 16 pollici, è riuscito a ripristinare circa il 30% della capacità produttiva nel suo sito di Shanghai, pur mirando ad arrivare a circa il 50%.
Il report spiega che il problema dei lockdown si estende anche ad altre aziende che assemblano parti dei computer della “mela morsicata”. Questo determina ritardi inusuali per i clienti Apple che hanno comprato il proprio MacBook Pro dopo la fine delle riserve di magazzino. Il problema, però, pare essere sempre rimasto relativo solo all’Apple Store online e ai negozi fisici ufficiali, mentre ad esempio su Amazon il MacBook Pro da 14 pollici con SSD da 1 TB e 16 GB di RAM è disponibile in pronta consegna al prezzo di 2.648,98€.
Secondo DigiTimes Apple avrebbe iniziato a ricevere consegne via aerea per velocizzare il processo, ma il problema rimane nelle linee di assemblaggio che non riescono a tenere i ritmi imposti dalla domanda. Inutile negare che tutte queste problematiche avranno un impatto negativo sugli introiti per il trimestre corrente.