San Francisco (USA) – Quella di ieri verrà ricordata negli annali dell’informatica come una data storica: la data che ha segnato l’ingresso sul mercato dei primi Mac con cuore Intel . La mossa, che era stata ufficialmente preannunciata da Apple nel giugno del 2005, porterà la casa della Mela ad abbandonare progressivamente i processori PowerPC di IBM per abbracciare, in ogni sua famiglia di computer, i chip x86 del chipmaker di Santa Clara.
Come molti avevano previsto, ai primi Macintel sono stati tolti i veli in occasione del Macworld Expo di San Francisco di ieri, un evento in cui il co-fondatore e CEO di Apple, Steve Jobs, ha duettato sul palco della manifestazione con il boss di Intel, Paul Otellini. Come consumati attori di teatro, muovendosi tra nebbia artificiale e giochi di luce, i due hanno portato in scena un wafer di silicio dorato e i due massimi protagonisti della giornata: il portatile MacBook Pro e il nuovo iMac, entrambi con processore Core Duo di Intel.
Le attese sono state dunque confermate: i primi sistemi x86 di Apple hanno per cuore il processore a basso consumo Pentium M, ed in particolare la versione dual-core lanciata da Intel proprio negli scorsi giorni. Rispondendo a chi in questi mesi si era dimostrato scettico sul drastico cambiamento di architettura, Apple ha lanciato i suoi nuovi Mac x86 con uno slogan provocante: “Cosa fa un chip Intel in un Mac? Molto più di quanto abbia mai fatto in un PC”.
La macchina più innovativa è senza dubbio rappresentata dal MacBook Pro , un laptop con case in alluminio, spessore di 2,54 centimetri e peso intorno ai 2,5 Kg. Dotato di uno schermo da 15,4 pollici con risoluzione nominale di 1.440 x 900 punti, e di un design non troppo dissimile dal vecchio PowerBook da 15 pollici, il nuovo notebook si caratterizza per l’integrazione della videocamera iSight, dell’interfaccia multimediale Front Row con supporto al telecomando di Apple, e da un cavo di alimentazione con connettore magnetico, chiamato MagSafe, che scongiura eventuali cadute del notebook nel caso si strattoni il cavo.
Apple sostiene che il suo nuovo notebook è quattro volte più veloce dei PowerBook G4 e, grazie all’adozione della stessa tecnologia che distingue il megaschermo Cinema Display, ha una luminosità dello schermo del 67% superiore. Il front-side bus del processore è ora di 667 MHz, ovvero quattro volte più veloce di quello del PowerBook G4, e la memoria RAM è costituita da moduli DDR2 da 667 MHz.
La configurazione standard del nuovo MacBook Pro prevede una scheda grafica ATI Mobility Radeon X1600 basata su PCI Express con 128 MB o 256 MB di memoria grafica GDDR3 dedicata. Tutti i modelli di MacBook Pro includono poi Bluetooth 2.0+EDR (Enhanced Data Rate) integrato, connettività wireless AirPort Extreme a 54 Mbps (802.11g), uscite DVI e VGA, Scrolling TrackPad, tastiera retroilluminata, e sistema Sudden Motion Sensor per proteggere il disco rigido in caso di caduta.
I modelli di MacBook Pro sono due: uno da 2.159 euro (IVA inclusa) dotato di processore Core Duo a 1,67 GHz e disco rigido SATA da 80 GB, e uno da 2.699 euro dotato di Core Duo a 1,83 GHz e drive SATA da 100 GB.
Il nuovo iMac include anch’esso i nuovi Pentium M dual-core di Intel, la videocamera iSight e l’interfaccia Front Row con telecomando. Apple sostiene che il suo nuovo personal è due volte più veloce del predecessore basato su CPU G5 .
La configurazione standard del nuovo iMac prevede l’unità ottica SuperDrive per la masterizzazione di DVD, 512M B di memoria SDRAM DDR2 a 667MHz espandibile fino a 2 GB, fino a 500 GB di hard disk, e scheda grafica ATI Radeon X1600 basata su PCI Express con 128 MB di memoria GDDR3. Gli adattatori di rete comprendono scheda Gigabit Ethernet 10/100/1000 BASE-T, AirPort Extreme da 54Mbps e Bluetooth 2.0+EDR (Enhanced Data Rate). L’iMac integra poi cinque porte USB (di cui tre USB 2.0), due porte FireWire 400, e un’uscita video mini-DVI per collegare un monitor Cinema HD Display da 30 pollici.
Anche in questo caso i modelli di iMac sono due, uno da 1.379 euro e uno da 1.799 euro, e si differenziano in modo particolare per la velocità del processore, di 1,83 GHz o 2 GHz, e la dimensione del disco fisso SATA, di 160 GB o 250 GB.
Sia con il MacBook che con il nuovo iMac, Apple fornisce la versione x86 di Mac OS X 10.4.4 e la nuova suite software iLife ’06 presentata ieri insieme a iWork ’06.