Annunciato a fine giugno in occasione dell’evento Worldwide Developers Conference 2020, il nuovo sistema operativo macOS Big Sur è ora disponibile al download per tutti coloro in possesso di un computer Mac compatibile. Apple ha dato il via alla fase di rilascio dell’aggiornamento, dopo alcuni mesi trascorsi conducendo test sulle versioni di anteprima.
Il giorno di Big Sur: in download il nuovo macOS
Ciò che gli utenti noteranno fin da subito dopo aver portato a termine il processo di installazione è il restyling dell’interfaccia: ora lo stile richiama alla mente in modo alquanto esplicito quello di iOS. Sono stati apportati cambiamenti ad alcuni degli elementi più importanti della UI (gli screenshot nella galleria più avanti). Novità anche per le applicazioni integrate come Mappe, Messaggi e il browser Safari.
Per il gruppo di Cupertino il debutto dell’erede di Catalina costituisce un addio a OS X. Giunge in concomitanza con l’annuncio di Apple M1, system on a chip realizzato internamente e destinato ai Mac, presentato nei giorni scorsi e in arrivo sul mercato con i primi modelli già entro la prossima settimana (MacBook Air, MacBook Pro e Mac mini). È la nuova scommessa della mela morsicata che abbracciando l’architettura ARM punta tutto sull’ottimizzazione del comparto hardware-software in modo da offrire un’esperienza evoluta.
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Non tutto è però andato per il verso giusto nel giorno di Big Sur: molti hanno lamentato rallentamenti durante il normale utilizzo del computer, anche se non intenti ad aggiornare il sistema operativo. I feedback raccolti parlano di applicazioni che impiegano diversi minuti per l’apertura, anomalie riscontrate con Apple Pay, nello scambio dei messaggi e persino sui dispositivi Apple TV. Il tutto sembra essere legato a un malfunzionamento di OCSP (Online Certificate Status Protocol), componente dedicata alla gestione dei certificati. L’allarme pare in questo momento essere rientrato.