Come da previsioni, tra gli annunci di Apple in apertura della WWDC21 c’è anche quello relativo alla nuova versione di macOS: il sistema operativo per i computer di Cupertino evolve con un ennesimo step sul percorso già imboccato lo scorso anno. Il successore di Big Sur si chiama Monterey.
macOS Monterey: il successore di Big Sur è ufficiale
Tra le novità introdotte, alcune di quelle già viste per iOS 15 e iPadOS 15 riguardanti SharePlay, FaceTime e Focus. C’è poi Universal Control che permette di utilizzare una sola accoppiata di mouse e tastiera per controllare più dispositivi, spostando il cursore e i contenuti da uno schermo all’altro. Qualcosa in verità molto simile a quanto già sperimentato da produttori di terze parti con le loro periferiche (Logitech in primis).
Ancora, il changelog includerà il debutto di AirPlay to Mac per la condivisione degli elementi sugli schermi di un computer della mela morsicata, l’arrivo di Shortcuts su Mac e miglioramenti significativi all’esperienza di navigazione offerta da Safari, a partire dall’interfaccia del browser, passando per il raggruppamento delle schede (che ricorda quello visto su alternative come Chrome ed Edge).
Il lavoro svolto su macOS testimonia la volontà di evolvere la piattaforma software di pari passo con quanto avviene lato hardware: se il lancio di Big Sur ha coinciso con il debutto del primo chipset Apple Silicon, l’esordio di Monterey accompagnerà quasi certamente l’introduzione del successore, una componente ottimizzata sia sul fronte delle prestazioni sia per quanto concerne la gestione dei consumi, già protagonista di alcune indiscrezioni. Dopotutto, metà di quel biennio di transizione necessario per il definitivo abbandono dei processori Intel è ormai alle spalle, indietro non si torna.
La disponibilità di macOS Monterey per gli sviluppatori è immediata, la beta pubblica a partire dal mese prossimo, il lancio definitivo in autunno.